dei tuoi occhi di statua e la cadenza
che di notte mi posa sulla guancia
la rosa solitaria del respiro.
Temo di essere lungo questa riva
un tronco spoglio, e quel che più m'accora
è non avere fiore, polpa, argilla
per il verme di questa sofferenza.
Se sei tu il mio tesoro seppellito,
la mia croce e il mio fradicio dolore,
se io sono il cane e tu il padrone mio
non farmi perdere ciò che ho raggiunto
e guarisci le acque del tuo fiume
con foglie dell'Autunno mio impazzito"
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"Io sono uno Spagnolo integrale e mi sarebbe impossible vivere fuori dai miei limiti geografici; però odio chi è Spagnolo per essere Spagnolo e nient’altro, io sono fratello di tutti e trovo esecrando l’uomo che si sacrifica per una idea nazionalista, astratta, per il solo fatto di amare la propria Patria con la benda sugli occhi. Il Cinese buono lo sento più prossimo dello spagnolo malvagio. Canto la Spagna e la sento fino al midollo, ma prima viene che sono uomo del Mondo e fratello di tutti. Per questo non credo alla frontiera politica."
Il 16 agosto, il sindaco socialista di Granada (cognato del poeta) viene fucilato. Federico, che si era rifugiato in casa dell'amico poeta falangista Louis Rosales, viene arrestato lo stesso giorno dall'ex rappresentante della CEDA, Ramón Ruiz Alonso.
Numerosi si levano gli interventi a favore del poeta, soprattutto da parte dei fratelli Rosales e dal maestro de Falla; ma nonostante la promessa fatta allo stesso Luis Rosales che Lorca sarebbe stato rimesso in libertà "se non ci sono denunce contro di lui", il governatore José Valdés Guzmán, con l'appoggio del generale Queipo de Llano, dà ordine, segretamente, di procedere all'esecuzione: a notte fonda, Federico è condotto a Víznar, presso Granada e - è incerto se all'alba del 18 o 19 agosto 1936- viene fucilato sulla strada vicino alla Fuente grande, lungo il cammino che va da Víznar a Alfacar. La sua uccisione provoca riprovazione mondiale: molti intellettuali esprimeranno parole di sdegno, tra le quali spiccano quelle dell'amico Pablo Neruda.
La vena poetica di Garcia Lorca si espresse al meglio nelle poesie d'amore. Il tema amoroso si impose, sin dagli esordi della sua vocazione letteraria, in maniera insistente, tanto da dare vita a un ricchissimo percorso di ricerca. Nello scorrere delle stagioni della sua poesia, è come se Lorca avesse cercato una risposta alle eterne questioni proprie del sentimento amoroso. "È possibile l'amore?" "Chi amare?" "Come?" Testimonianza di tale tensione, le poesie raccolte in questo volume, che copre l'intero arco della produzione di Lorca, ci mostrano il lato forse più sofferto della sua opera e ci consegnano un canzoniere amoroso novecentesco di rara profondità e intensità.
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Sonetti dell'amore oscuro.
Poesie d'amore e di erotismo. Inediti della maturità.
Testo spagnolo a fronte.
Federico Garcia Lorca
Euro 8.40 - Einaudi
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