(Linea neuronica blog) Non amo polemizzare ne tanto meno addentrarmi in discussioni senza prima riflettere bene. Scriverò solo l'essenziale ma non farò sconti. L'incoronazione di Re Uolter è avvenuta. Circondato dai suoi stretti (ora!) collaboratori, tra cui i "giovani" D'Alema, Fassino, De Mita, e altre figure assai conosciute, ha ricevuto la formalizzazione a cui aspirava. E forse anche oltre. L'assunzione dei pieni poteri. Di fatto ieri, da parte di una platea di circa 2800 delegati è stato emesso un assegno in bianco e consegnato nelle sapienti mani del sindaco di Roma. La cosa non è sfuggita ad una persona seria e coerente quale Rosy Bindi. La "pasionaria" infatti, non esiterà ad esplicitarlo davanti ai microfoni dell'intervistatore. " Neppure una donna con la sua esperienza e preparazione politica, si aspettava che lui, "Don" Uolter Veltroni, neo segretario del PD, partisse in quarta e gettasse le basi per mettere (o rimettere) le "persone giuste ai posti giusti". Abile, scaltro e "mellifluo" come sempre, il sindaco d'Italia badava bene a puntualizzare che sarà proprio lui a seguire e stabilire i criteri per l'elezione dei livelli provinciali e territoriali. Un lavoro certosino su cui ha voluto fin dalla prima occasione utile rivendicare la paternità. "Noi siamo il nuovo". E questo sarebbe il nuovo che avanza?? Con De Mita nominato ad una delle presidenze di "nonsochecosa"? Per non parlare di D'Alema, che pur sobrio e molto "abbottonato", si lasciava scappare frasi dall'indubbio significato sul futuro degli attuali dirigenti DS-Dl. Se molti dei giovani partecipanti a questo "meraviglioso" giorno si aspettano di trovar posto nei banchi dove si pensa e si decide, sarà meglio che aspirino ad altro. Il gioco è chiaro, e non da ora, almeno per chi ha vissuto la politica di questo partito da vicino... Sfoltimento dei ranghi e delle fronde più ingombranti. Sarà il partito degli eletti. Come se fosse facile togliere lo scettro a personaggi che stazionano in parlamento da una vita! I miei post sono ancora tutti ben leggibili e pronti a testimoniare quanto ho sempre sostenuto. Può anche essere che a qualche giovane venga data fiducia, ma avrà sempre una portata limitata e controllata dallo staff dei "colonnelli". Un circolo vizioso che tenderà a formare prima o poi altri colonnelli, solo più giovani. Chi ne farà le spese non saranno mai i vecchi lupi che hanno "fatto" la politica degli ultimi decenni!! Il gruppo dirigente si restringerà e lavorerà con minor rischio di essere messo in discussione. I giovani verranno indicati dallo stesso segretario, e non saranno certo loro il pericolo per la continuità della "specie". Mi fermo quì, con queste piccole riflessioni su cui avremo tempo di ritornare. Magari a mente fredda. Ho volutamente evitato di denunciare la miopia politica, o forse una presunzione ostentata con l'intenzione di vendere un'immagine forte, che sicuramente questo PD non ha e forse non avrà mai. Il tema delle alleanze non convince. Inutile stare tanto a parlarne. I conti di Uolter non tornano, ma lo sa bene anche lui. Senza stringere alleanze nessun partito al momento sarebbe in grado di farcela. A chi guarda dunque il nuovo PD? Credo che Veltroni farebbe bene a pensarci per tempo. La sua sicurezza per certi versi mi fa solo sorridere.
-
Nessun commento:
Posta un commento