«Il vero problema sarebbe l'umidità, ma è stato già risolto».
L'assessore definisce «del tutto irreale» l'allarme lanciato dal Corriere sul rischio che l'inquinamento portato dai turisti danneggi il Cenacolo.
(Il Corriere della Sera) «Quella cagata di affresco non lo si può danneggiare più di così, è già un fantasma». Vittorio Sgarbi, assessore alla Cultura, usa proprio queste parole per definire il Cenacolo di Leonardo Da Vinci, uno dei principali richiami artistici di Milano. Secondo lui è «del tutto irreale» che l'opera sia danneggiata dalla polvere che portano i turisti visitando l'affresco in Santa Maria delle Grazie. L'allarme (definito «grottesco») è stato lanciato dal Corriere della Sera, che denuncia l'aumento del Pm10 nella stanza del Cenacolo. «L'inquinamento è un dato su cui bisogna riflettere, trovo grottesco comunicarlo come un danno a Leonardo. L'unico danno vero e l'unica nebbia che c'è sul dipinto l'ha fatta Leonardo da solo dipingendolo male». Insomma l'inquinamento «non rovina un bel niente. Semmai il vero rischio sarebbe l'umidità - ricorda l'assessore -, nel caso questo problema non fosse stato risolto con un restauro costato più 20 miliardi».
SOTTO CONTROLLO - «Il problema della polvere all'interno del refettorio sappiamo che esisite, ma è tutto sotto controllo» ha ribadito il soprintendente Alberto Artioli. Una tranquillità dovuta a rilievi tecnici che permettono di capire perché quello dello smog «non è un allarme». «Il Cenacolo non è dipinto ad affresco, ma è una pittura murata. Ciò significa che la superficie non è liscia, ma scabrosa e la polvere si deposita». Un fatto naturale che impegna gli addetti ai lavori in un «restauro periodico e veloce per rimuoverla». Ma il disagio e il pericolo si esaurisce qui, senza determinare seri pericoli per il dipinto. «Quel che è nocivo della polvere sono gli inquinanti che trasporta, che potrebbero innestare fenomeni aggressivi. Ma la polvere che entra e raggiunge il Cenacolo è sterile perché c'è un sistema di aria trattata attraverso tre batterie di filtri che abbattono le sostanze inquinanti».
OPERE PERDUTE - Per quanto riguarda l'umidità, unico e «vero problema» secondo l'assessore alla cultura di Milano, Vittorio Sgarbi, il soprintendente ha assicurato che si tratta di un problema che «ha assillato il Cenacolo da quando è nato. Sicuramente c'era nel Quattro-Cinquecento, ma oggi è stato completamente annullato attraverso una serie di misure precauzionali. Infine una risposta a Sgarbi: «Molto di quanto dipinto da Leonardo si è perso, per questo quello che è rimasto è ancora più importante».
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Ndr. Un vecchio proverbio lombardo dice: "Quand la merda la monta al scagn o la spusa o la fa dann". Il significato è : "Quando la merda sale in cattedra o puzza o fa danni": Parole sante in questo caso.Sphere: Related Content
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