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domenica 28 ottobre 2007

Miti e tragedie, rivivono i mitici «Settanta».

In mostra alla Triennale installazioni e visioni che rievocano uno dei periodi più complessi della recente storia italiana.

(Il Corriere della Sera) Miti dello sport e tragedie del terrorismo vengono rievocati nella mostra «Annisettanta. Il decennio lungo del secolo breve», in programma alla Triennale di Milano dal 27 ottobre al 30 marzo. Curata da Gianni Canova, l'esposizione si articola su due piani dello storico palazzo della Triennale per una superficie totale di 2.853 metri quadrati, esplorando uno dei periodi più complessi della recente storia italiana, con la volontà di offrire un'occasione di riflessione su quegli anni e di esprimere una prospettiva verso il presente. Il decennio viene ripercorso attraverso una serie di installazioni dedicate a parole chiave (corpo, conflitto, corteo) e a figure emblematiche (Moro, Pasolini). Viene inoltre sottolineato quanto gli anni Settanta hanno rappresentato nel cinema, nella letteratura, nell'arte figurativa, nella musica, nel design, nel teatro, nella moda, nel sistema mediatico e in quello tecnologico, nello sport. L'allestimento di Mario Bellini presenta uno spazio neutro, bianco, con nuvole sul soffitto.

ESPERIENZA DIRETTA - La mostra non solo racconta la storia del periodo, ma consente al visitatore di farne esperienza diretta con precise visioni. Si inizia così con la ricostruzione di un bar dove gli appassionati di calcio si riunivano per vedere e discutere la famosa partita di semifinale dei Campionati mondiali del 1970 tra Italia e Germania. Con un rapido salto si passa quindi a uno studio radiofonico in cui è trasmesso l'audio dei funerali di Fausto e Iaio, due giovani di sinistra uccisi a Milano. Un'installazione di Chiara Dynys è dedicata al corteo funebre. Due artisti si confrontano su altri due tragici avvenimenti cardine di quegli anni: la morte di Pier Paolo Pasolini, al quale Elisabetta Benassi dedica un'installazione, mentre Francesco Arena ricostruisce a grandezza naturale la cella in cui le Brigate Rosse tennero prigioniero Aldo Moro prima di ucciderlo.

TRA DESIGN E BODY ART - L'arte degli anni Settanta è presentata attraverso una selezione di opere di vari artisti, da Alighiero Boetti a Mario Schifano. Vi è anche un approfondimento sulla body-arte che in quegli anni prese avvio con lavori di Andres Serrano e altri. La mostra del 1972 «Italy. The New Domestic Landscape», organizzata dal Museum of Modern Art di New York e grande riconoscimento per il design italiano, è il punto di partenza per presentare la ricostruzione della «Kar-a-sutra» di Mario Bellini, mentre l'installazione di Gaetano Pesce «Habitat for Two People», realizzata proprio in occasione di quello mostra è ora esposta per la prima volta in Italia.
CENTO EVENTI - Sabato e domenica, inoltre, la città sarà teatro di oltre cento eventi (Il programma), tutti in stile revival, come la carovana notturna in Vespa da piazzale Loreto a largo Richini o le maratone di telefilm, cartoons e cult-movies nei cinema, le sfide a Subbuteo o alla console Atari. Ma la vera protagonista della «Movida Anni Settanta» sarà la musica. «La musica ha questo di bastardo e di magnifico: fa rivivere le stesse emozioni di un tempo ingigantendole» ha detto Red Ronnie, uno dei volti dell'evento. Sabato sera in piazza Duomo i Kool & The Gang e le Sister Sledge riporteranno in città la febbre del sabato sera, mentre corso Como sarà un brulicare di luci stroboscopiche, lustrini, dj-set e spettacoli intineranti. Numerose piazze faranno da palco a cover band, improvvisazioni jazz e balli di tango: la seriosa piazza Affari si trasformerà nel tempio del regina milanese del funky, dj Cleopatra. «Saranno due giorni attivi e positivi per rivivere i favolosi anni Settanta» ha detto Giovanni Terzi, assessore al Tempo Libero. Due giorni in cui Milano potrà anche ripensare a quello che è stata e a come è cambiata. All'ex cinema Arti torneranno in auge per una notte i comici milanesi cresciuti al Derby, con il cabaret di Teo Teocoli e Mario Lavezzi e una rievocazione di Giorgio Gaber. E proprio per tenere viva la memoria di quel decennio, uno schermo in piazza San Babila proietterà a ciclo continuo immagini di repertorio dall'allunaggio del 1969 alla prima elezione di Reagan.
ANNISETTANTA. IL DECENNIO LUNGO DEL SECOLO BREVE, Triennale, ore 10.30-20.30, chiuso lunedì, ingr. 8/6/5 euro, tel. 02.72.43.41, catalogo Skira, fino al 30 marzo.
Sabato 27 apertura straordinaria fino alle ore 2 per la Movida 70, organizzata dal Comune di Milano

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