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mercoledì 6 febbraio 2008

Ecstasy avvelenata è allarme. A Massa ragazzo in fin di vita: In Italia una partita di droga devastante.

Una delle possibilità è che la sostanza stupefacente sia stata tagliata aggiungendo del pesticida.

(La Repubblica, edizione di Firenze) Ecstasy tagliata con una sostanza killer, forse con pesticidi. Un giovane è in gravissime condizioni all´ospedale di Massa e in Versilia scatta l´allarme. Ci potrebbe essere in giro una partita di droga addizionata con veleni: ragazzi fate attenzione in queste notti e soprattutto nel fine settimana, raccomandano i carabinieri. In allarme la direzione aziendale della Asl 1 che, si legge in un comunicato, «è preoccupata» e ha deciso così di informare la cittadinanza su quello che è accaduto e sui rischi. I carabinieri fanno scattare controlli, cercano di rintracciare gli amici di quel venticinquenne, le persone con cui si è incontrato la notte scorsa. Setacciano i numeri con le chiamate del suo telefonino. Tutto per risalire a chi gli ha venduto la pasticca avvelenata, per capire da dove viene quella sostanza e con quali aggiunte chimiche è stata trattata. Una delle possibilità è che l´ecstasy sia stata tagliata con dei pesticidi. L´ipotesi, spiegano alla Asl, è stata avanzata in una consultazione telefonica con il Centro Antiveleni di Milano esaminando i sintomi e l´aggravarsi del ragazzo.
Ma da Milano frenano: «Prima di formulare delle ipotesi aspettiamo di ricevere gli esami tossicologici dalla Toscana». Sarebbe il primo caso in Toscana di droga contaminata da pesticidi, non però il primo in Italia perché successe già quattro anni fa in Lombardia (nel Milanese) e di recente si è ripetuto anche nel Nord Europa, precisano i carabinieri.
Prime ore di ieri, intorno alle 4 della notte: il ragazzo si sente male mentre è nella sua stanza. In casa, una villetta nel centro di Massa, ci sono i genitori e la sorella. Lui suda, vomita, sviene, si riprende. Chiamano il 118 e l´ambulanza lo porta subito all´ospedale San Giacomo e Cristoforo. E´ ancora cosciente quando viene soccorso, fa in tempo a dire che ha preso dell´ecstasy. Davanti ai medici arriva con un´insufficienza respiratoria acuta: poi il quadro generale precipita. Edema polmonare. Viene intubato, sottoposto a ventilazione meccanica. L´elettrocardiogramma mette in evidenza una ipocinesia diffusa in tutto il cuore, cioè una riduzione dei movimenti della muscolatura. Si temono danni cerebrali. Va in arresto cardiaco, lo rianimano. La sua vita però è appesa a un filo e ai monitoraggi delle macchine che sostengono le sue funzioni vitali.
Gli investigatori dell´Arma corrono a casa del giovane per perquisirla: bisogna fare in fretta, capire che droga ha assunto, rintracciare chi gliel´ha venduta. I carabinieri trovano un grammo di cocaina, una dose di eroina, un panetto di cento grammi di hashish e schegge di una sostanza che potrebbe essere proprio ecstasy (ma la conferma si avrà soltanto nei prossimi giorni dopo le analisi). I genitori riferiscono che il figlio è tornato a casa dopo le 21,30. La pasticca potrebbe averla presa anche prima. Da anni il ragazzo è ostaggio delle droghe, ha cercato più volte di uscirne ma senza successo, spiega chi indaga. La sua famiglia ha lottato con lui, lo ha aiutato in tutti i modi, lo ha sorretto dopo ogni ricaduta, rialzato dopo ogni fallimento.
Il giovane che è disoccupato, aveva da poco espresso alla mamma il desiderio di riprendere la scuola. Non c´è degrado di affetti nella sua vita, non c´è una storia di emarginazione e povertà. Nella sua stanza le cose sono in ordine, i mobili spolverati, i libri e i maglioni al loro posto, la chitarra appoggiata in un angolo. I militari della compagnia di Massa sequestrano il cellulare e le agende dove il ragazzo ha segnato appunti, nomi e cognomi. Tracce che adesso potrebbero rivelarsi utili alle indagini coordinate dal pm Leonardo Tamborini della procura. L´esito degli accertamenti tossicologici si conosceranno soltanto nei prossimi giorni.
«Nel nostro territorio potrebbe girare - scrive in un comunicato la Asl di Massa - droga, ecstasy tagliata con sostanze pericolosissime, potenzialmente letali». Forse pesticidi, forse altri veleni chimici che vengono mescolati dagli spacciatori alla polvere da pressare. O per amplificarne gli effetti o per aumentare i profitti. Impossibile riconoscere a occhio nudo le pasticche «tagliate» da quelle che non lo sono, da qui l´allarme scattato in Versilia e anche, attraverso i carabinieri, in alcune aree vicine della Liguria. Se l´ecstasy con il veleno non è un caso isolato ma fa parte di una partita di droga arrivata sul mercato, altri giovani rischiano la vita.

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