(Libero.it) I politici italiani? Hanno bisogno della badante. Quelli che si fan chiamare "giovani" hanno più di 50 anni. Ce li meritiamo o li vogliamo cambiare?
Barack Obama, 46 anni, sta facendo sognare l'America. Franco Marini, 75 anni, ha appena messo la parola fine alla speranza di una nuova elegge lettorale, meno "porcata" (come l'ha definita il suo creatore) di quella attualmente in vigore. In Italia, si sa, da anni vige la gerontocrazia e da noi un politico sulla cinquantina è considerato giovane.
Demonio Pellegrino sì è fatto due conti. Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica: 83 anni. Silvio Berlusconi, che si propone come innovatore: 72 anni. Giuliano Amato, che spunta a ogni legislatura: 70 anni. Romano Prodi, premier uscente che va sulle nevi col caschetto come i bambini della scuola di sci: 69 anni. Fausto Bertinotti, il presidente della Camera pià festaiolo che ci sia: 68 anni. Massimo D'Alema, che si staglia sulla prua della sua barca a vela come un lupo di mare: 59 anni. Walter Veltroni, l'uomo nuovo della sinistra: 56 anni. Massimo Fini, neo-papà alle prese con i pannolini: 56 anni. Pierferdinando Casini, novello sposo: 53 anni.
«Siete gente ricca che protegge la propria felicità» accusa il celebre economista francese Jacques Attali, come riporta Bottomline. «L'Italia ha un grande problema demografico. L'invecchiamento della popolazione è testimoniato dai vostri leader: Prodi e Berlusconi hanno il doppio degli anni della classe politica inglese. Per me è il solo problema: un Paese troppo felice per avere figli e troppo felice per accettare gli stranieri».
«Per avere un termine di paragone - aggiunge DemonioPellegrino -: Bush è diventato presidente a 52 anni, Tony Blair a 44, Angela Merkel a 52, Sarkozy a 52. Ecco, io mi sarei anche rotto i coglioni di sentire persone di 70 anni parlare del mio futuro come se capissero qualcosa del mio presente».
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