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venerdì 9 novembre 2007

Sesso sfrenato e droga ecco Perugia , la nuova Sodoma.

(Azzurro blog) E' bastato un fatto di sangue, una tragedia sicuramente, ma una come tante, in una città come tante, e subito si è scatenato il putiferio.
Perugia la dolce, non solo per "l' Eurochocolate festival " che ogni anno vi si tiene, ma anche per le tante bellezze, per la sua spendida Università e per la cultura, per la sua architettura, per le sue tante manifestazioni, di colpo si è trasformata agli occhi del mondo.
La città dei giovani, degli studenti, colta, cosmopolita, viva e aperta al nuovo, è subito e di colpo diventata la citta del sesso e della droga, il nuovo Bronx italiano, nel quale è difficile vivere.
Eccoli i giornali, con i loro inviati, pronti a scavare nel fango ed a descriverlo, a volte ad inventarlo e colorirlo, senza accorgersi che Perugia non è peggiore di tante altre città.
Sono solo loro che sono peggio di tanti altri giornalisti che, al contrario di loro, si attengono ai fatti.
Perugia non è la citta del vizio sfrenato e delle orge, solo per il semplice fatto che ve ne possano anche essere state, o solo per il fatto che vi sia stato commesso un omicidio.
Perugià è solo come tante altre città, quelle in cui l'eccessiva tolleranza delle amministrazioni e dello Stato ha creato per gli abitanti più schiavitù che libertà, ed in cui si rende necessario ripristinare, al più presto, forme e abitudini di vita accettabili per tutti, ed in cui va ripristinato, anche nelle ore serali, l'ordine pubblico e ridata la sicurezza ai cittadini.
Ma in questo non è diversa da Bologna, da Roma o da qualsiasi altra città italiana.
Non è nemmeno diversa da tutte le altre moderne città del mondo, non è diversa dalle città spagnole ne da quelle francesi, non è insomma una eccezione.
La citta del peccato e della trasgrassione non esiste.
Esistono solo giornalisti di provincia che vorrebbero vedere e trovare sesso in ogni luogo, ad ogni angolo di strada, magari con la stessa frequenza con cui vedono pubblicate sui loro giornali donnine nude.
Sanno per certo che con più renderanno scabroso e pruriginoso l'argomento, con più riusciranno ad appagare la curiosità morbosa degli italiani, con più aumenteranno le loro vendite.
Eccoli allora a colorire tutto, eccoli descrivere una città in cui non si riesce più a sentire nemmeno l'odore dell'incenso delle chiese, che era una caratteristica di ogni piazza d'Italia, sostituito, secondo loro, dall'odore forte ed intenso delle droghe, della marijuana, dell'hashish.
Una Perugia che esiste solo nelle loro teste e nelle loro fantasiose penne, una Perugia che ha forse l'unica colpa di essere troppo giovane perchè loro possano capirla.
Ma non si sono dimostrati sciocchi e superficiali solo con la città, sono stati sciocchi e superficiali con tutto quello che normalmente non riescono a capire, con tutto quello che non conoscono.
Con la stessa veemenza ecco che mezza stampa italiana, subdolamente e scioccamente, insinua sospetti nei confronti della "Rete" e di Internet.
Ancora una volta eccoli pronti a sussurrare che tutti e tre gli indagati avevano un blog. Avete capito che cosa scandolosa ? I tre indagati di omicidio di Perugia si scopre con orrore, avevano un blog.
Si dimenticano di dire, al pari del 90% circa dei ragazzi Italiani o del mondo, al pari di tanti giornali, al pari di tanti giornalisti.
E nemmeno un blog professionale in questo caso, ma un semplice blog di "Windows Live Spaces", in cui magari scioccamente viene scritto "sono un buon ragazzo, ma a volte sono pazzo".
Un blog nel quale si leggono le tante banalità che si scrivono su tanti blog.
Ancora non hanno capito che quei giovani non sono assassini perchè hanno un blog o perchè vivono a Perugia, o solo perchè sono giovani.
Sono assassini perchè semplicemente hanno commesso un delitto, pare a sfondo sessuale, punto e a capo, e che per questo dovranno essere giudicati e giustamente puniti.
Ancora non hanno capito che quei giovani che abitano e frequentano Perugia hanno la stessa goliardia di tutti gli studenti del mondo, le stesse abitudini, gli stessi costumi, solo qualche vizio forse in più, e sono quei vizi, che il nostro eccessivo permissivismo gli ha fatto pensare possano essere compartamenti socialmente accettabili.
Ma il non capire mai la realtà e neppure i nostri giovani non ci aiuterà mai a farli crescere, nè a migliorare di molto questo nostro paese, continuiamo quindi nelle banalità, continuiamo nelle sciocchezze scritte e dette.
Continuaiamo ad illuderci ed a sperare che il mondo possa cambiare senza che noi cambiamo mai niente, nemmeno la nostra stupidità.

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