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sabato 10 novembre 2007

Il movimento si riunisce per decidere dove sfilare con il circo? Speriamo decida anche altro.

Pride Nazionale
Dall'editoriale di GayToday:


Domenica prossima, 11 Novembre, a Bologna si incontreranno le associazioni del movimento GLBT. Secondo alcuni sarà la seconda, tanto attesa, edizione degli Stati Generali del movimento, per altri un semplice passaggio di consegne tra il coordinamento Roma Pride 2007 ed il futuro coordinamento Bologna Pride 2008. Incerta è anche la consistenza dell’adesione all’incontro, non si sa quante e quali associazioni della galassia GLBT abbiano sottoscritto l’appello e quante effettivamente parteciperanno.
Non è nel nostro stile dare notizie vaghe, non chiare. Abbiamo comunque ritenuto doveroso informarvi perché, comunque vada, partecipato o meno che sarà, l’incontro di domenica riguarda prima di tutto noi, comunità GLBT, e non i rappresentanti delle associazioni. Formalmente ed ufficialmente tutti, o quanto meno tutti quelli che hanno partecipato al grande Pride romano, dovremmo sapere che è da tempo noto che per l’anno prossimo la nostra manifestazione più importante si terrà a Bologna.
Il successo del Pride dipende da noi, singoli gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, che vi partecipiamo. È indubbiamente necessario che sia voluto ed organizzato unitariamente dalle associazioni, ma non si può pensare che basti il loro accordo per decretare il suo successo.
Ci piace pensare che si sia ancora in tempo per rivalutare, anche alla luce degli ultimi avvenimenti politici, la scelta fatta lo scorso gennaio. Ci piace pensare che sia ancora possibile poter esprimere il nostro dissenso contro un compromesso unitario, senza per questo essere accusati di essere disfattisti e faziosi. Ci piace pensare che domenica prossima sarà ascoltata anche la nostra voce, pur piccola, ma, siamo convinti, non isolata e fuori dal coro.
Vogliamo essere chiari e schietti, perché questo, lo abbiamo ripetuto più volte, è il nostro stile: un Pride nazionale a Bologna o in qualsiasi altra città che non sia Roma ci sembra inefficace, non produttivo, dal punto di vista politico e mediatico! Questa nostra convinzione non nega o esclude l’importanza che ci sia un Pride lì dove serve, lì dove c’è bisogno di dimostrare la nostra presenza, lì dove c’è bisogno di dare forza alla comunità del luogo, piccola o grande che sia, anzi siamo convinti che organizzarne uno per ogni necessità sia doveroso per il movimento e siamo pronti, nel nostro piccolo, a sostenerlo. Ma, come abbiamo detto, non sono sedi che si escludono e quindi rimane fermo il convincimento che lo sforzo unitario debba essere ogni anno concentrato sulla manifestazione nazionale e che questa manifestazione nazionale, quasi per antonomasia con il suo carattere, debba essere a Roma.

Questa è la nostra ferma opinione, ma ci piacerebbe ascoltare l’opinione di ogni nostro singolo lettore (di GayToday ndr). Perché il nostro obiettivo primario è fare informazione dal basso e, attraverso questa, avvicinare il mondo associativo a quello della società civile GLBT italiana. Attraverso internet tutto questo non è impossibile e quindi vi esortiamo a votare il sondaggio in homepage, a commentare e/o sottoscrivere questo editoriale, a scriverci un’email o fare tutto ciò che ci possa permettere di ascoltare le vostre opinioni, singole ma non per questo non importanti, con l’impegno di presentarle alle associazioni.

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