banda http://blografando.splinder.com

sabato 10 novembre 2007

"Le nozze di Figaro" di Solenghi, il lato comico della malinconia e della rassegnazione.

(Alessandro Guani - Affari Italiani) Divertente e intelligente adattamento della commedia di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais, commediografo francese rivoluzionario e censurato, "Le nozze di Figaro" va in scena (al Teatro Carcano fino al 18 novembre e poi in tournée in giro per l’Italia) con uno straordinario Tullio Solenghi protagonista e anima del palco.

Lo spettacolo si apre con una riflessione dello stesso autore francese sulla realtà che a volte, in quanto a follia, supera la fantasia più sfrenata e subito si è immersi nel tardo '700 francese. Scenografia imponente e costumi raffinatissimi a illustrare la strana notte che precede il tumultuoso matrimonio tra il servo Figaro e la cameriera Susanna, ostacolato da un tracagnotto e rozzo Conte di Almaviva che, innamorato della promessa sposa, scatena un susseguirsi di episodi surreali, scambi di persona ed equivoci sempre più esilaranti, sostenuti dal contrasto tra i modi gentili e affabili dell' "intelligente" Figaro ("Ma per far carriera non serve l'intelligenza, bisogna saper leccare molto e valer poco" dice lo stesso Figaro) rispetto a quelli bruschi del conte, espressione di una casta nobile ormai in decadenza.
Gli attori si divertono e fanno divertire il pubblico che risponde con applausi e risate a volte incontenibili anche grazie a una recitazione molto naturale, quasi televisiva, di tutta la compagnia e in particolare del frenetico poggio Cherubino che, per la sua ingenua leggerezza, è sempre al centro delle situazioni comiche. E così le arie di Mozart vengono sostituite da Je t'aime... moi non plus, la Marsigliese fa da sfondo alle scene più simboliche, il giardiniere e il giudice parlano, rispettivamente, in napoletano e siciliano stretto e le cotonatissime parrucche nascondono caravelle e bilance della giustizia.

A smorzare il tono comico, e a dispetto di un finale "felice", una sempre presente sensazione di malinconiae di rassegnazione all'idea che le rivoluzioni, in fondo, vanno sempre ad avvantaggiare chi sta bene a discapito del povero che diventa sempre più povero. E via, la ghigliottina può calare la sua affilata lama un'altra volta ancora.

Tullio Solenghi
LE NOZZE DI FIGARO

di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais
Traduzione di Enrico Groppali
Riduzione e adattamento di Tullio Solenghi e Matteo Tarasco
Teatro Carcano di Milano da mercoledì 7 a domenica 18 novembre 2007
Procope Studio – Compagnia Lavia Anagni
Scene e costumi di Andrea Viotti
Elaborazioni musicali di Riccardo Benassi
Regia di Matteo Tarasco

Personaggi e interpreti Figaro: Tullio Solenghi, Marcellina: Sandra Cavallini, Conte D’Almaviva: Roberto Alinghieri, Basilio: Raffaele Spina, Contessa D’Almaviva: Alessandra Schiavoni, Susanna: Silvia Salvatori, Antonio: Enzo Attanasi, Cherubino: Gianluca Musiu, Giudice: Salvatore Rancatore

Orari degli spettacoli: da martedì a sabato ore 20,30 – domenica ore 15,30
Prezzi dei biglietti: poltronissima euro 32 – balconata euro 25
Durata: 2 ore e 15 minuti
Per prenotazioni 02.55181377 – 02.55181362 -
www.prenoticket.it
Call Center 899.666.805 (servizio a pagamento)
Per scuole e gruppi organizzati: Teatro e Viaggi 02.5466367 - 02.55187234

Sphere: Related Content

Nessun commento: