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sabato 10 novembre 2007

La faccia più bella? È quella di una madre.


L’8 novembre scorso la National Portrait Gallery di Londra ha inaugurato una nuova esposizione di sessanta scatti provenienti da tutto il mondo, un mix di storie, culture e stili che ben rappresentano il nuovo modo di intendere il ritratto. Vip e starlette riempiono i giornali, ma le foto che catturano davvero lo sguardo di spettatori abituati alle immagini sono i volti di gente comune. Persone, specchi di emozioni ed esperienze. Il contrasto di immagini a colori e in bianco e nero, scattate in analogica o in digitale, attraverso le tecniche più diverse è il frutto di Photographic Portrait Prize 2007, il concorso da cui questa mostra prende vita. E che quest’anno è alla sua quinta edizione. L’idea è quella di offrire una vetrina di grande e riconosciuta fama a giovani fotografi, studenti e appassionati che sperano nel grande salto professionale. E lo cercano in tanti: quest’anno alla segreteria del premio sono arrivati 7.000 lavori mandati da 2.700 autori. Di certo anche i 12.000 puond del primo premio sono stati un’ottimo incentivo.

Tra i tantissimi partecipanti l’ha poi spuntata un fotografo non proprio novellino e sconosciuto: si tratta infatti di Jonathan Torgovnik. Il nome dice poco, ma il 38enne fotoreporter nato in Israele (dove è diventato fotografo per l’esercito) collabora già con i più importanti quotidiani del mondo, come il Newsweek, il Sunday Times Magazine e Paris Match. Il campo di battaglia è stato una bella gavetta per Torgovnik che ora vive negli Stati Uniti ed è diventato testimone di tante altre storie in tutto il mondo. La fotografia con cui ha vinto il premio arriva dal Rwanda e s’intitola Josephine (foto in alto). Josephine è una bellissima donna raffigurata, anzi immortalata fra le sue due figlie. Josephine è il sibolo di una guerra (una delle tante) e di un contrasto interiore che nessuna donna e madre vorrebbe provare: la sua prima figlia è nata dall’amore di suo marito, la seconda dall’odio che con estrema violenza le ha portato via tutto, uomo, dignità e vita.
LA GALLERY

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