(Tvblog) La Ventura sotto accusa dopo l’ultima puntata dell’Isola dei Famosi: il suo disinvolto uso di un linguaggio scurrile e fuoriluogo non è andato giù al Presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori Antonio Marziale che lancia un violento j’accuse a mezzo stampa:
"Quando una conduttrice arriva al punto in cui è giunta Simona Ventura, ciò significa che leggi e protocolli, che peraltro ingiungono un canone agli utenti, sono da considerarsi carta straccia".
La traduzione è semplice: se si consente ad una conduttrice di dare del “figlio di puttana” in diretta su una rete pubblica ad una persona qualunque, per quanto le ragioni (la difesa di un minore legato alla concorrente Karen Picozzi) possano essere “apprezzabili“, si perde il significato stesso del concetto di “servizio pubblico” e il canone tv smarrisce la sua legittimità.
L’episodio è molto controverso e, almeno fra i lettori che hanno partecipato al nostro sondaggio, non traspare una netta condanna nei confronti della conduttrice dell’Isola dei Famosi.
Al contrario Marziale invoca provvedimenti immediati e drastici contro il programma, considerato “recidivo” (probabilmente in riferimento al caso della bestemmia di Massimo Ceccherini nella scorsa edizione).
(ndr La Ventura) ha spalancato la porta alla pubblica offesa e tutto ciò è inammissibile e abbisogna di una risposta istituzionale ferma e decisa, in applicazione di quanto contemplato dalla legge per il riordino del sistema radiotelevisivo che recepisce il Codice Gasparri e dallo stesso Contratto di Servizio siglato dal Capo dello Stato. Giacché la produzione è recidiva, eventuali sottovalutazioni del caso da parte degli organismi chiamati a pronunciarsi aprirebbero le porte ad un totale discredito delle stesse autorità costituite.
Autentiche bordate, ma certamente non inattese viste le polemiche che circondano da diverso tempo l’Isola dei Famosi. Vista alla luce di questo episodio, risulta essere una sorta di conferma di una “questione Isola” ancora aperta la famosa “indicazione” votata dal Consiglio d’Amministrazione Rai perchè quest’anno venisse prodotto “un format più sobrio con un cast meglio selezionato”.
Per Marziale a questo punto la soluzione è una sola, che non coinvolgerebbe soltanto l’Isola dei Famosi:
sarebbe auspicabile che la stessa Rai provvedesse ad arginare tali pesanti sconfinamenti con una sola concreta risposta: basta reality nell’azienda Tv di Stato
Aldilà del giudizio sul singolo episodio si tratta di parole “già sentite” che in passato non hanno prodotto alcun risultato concreto.
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