La politica ritrovi il bene comune.
(Luca Volontè) Il mondo è cambiato, l'Italia è drammaticamente più povera. Ai milioni di famiglie con figli ormai sotto la soglia della povertà, si aggiunge ieri il dato sugli stipendi dei giovani diminuiti del 35% rispetto a quelli dei padri negli ultimi vent'anni. Persino Ferrero ha dovuto ammettere che i ventenni di oggi andranno in pensione con circa il 50% dei loro genitori. Non ce la si fa più e se aggiungiamo l'aumento di prezzi e tariffe allora c'è da attendersi quello scontro generazionale di cui tutti parlano senza muovere un dito. Sì, i giovani se son ‘temporanei' o fissi' comunque trovano pochi spiccioli in busta paga. Nel frattempo, con prove muscolari, la politica riempie le piazze. Tre e più milioni a votare per Veltroni, centinaia di migliaia per aver maggiore sicurezza da Fini, la Piazza Rossa sotto il palco dei ‘Che' comunisti italiani, ma nessuno di loro che incappi nel problema dei problemi: il bene comune del Paese. No, tutti rincorrono l'interesse di ‘pesare sempre di più' dentro la coalizione di governo o in vista della coalizione ventura.
E il dato sulle famiglie e sugli stipendi dei giovani dimostra l'insufficienza della politica, l'inadeguatezza tra le i7arole e le azioni, il vecchiume. «AZIONIFORTI» ha chiesto il Papa alla politica, forti e concrete azioni per sviluppare l'educazione, favorire la famiglia e il lavoro. Persona,famiglia e lavoro che sono al cuore, non orpelli elettorali, di una reale e concreta politica del ‘bene comune' su cui per tre giorni Bagnasco ha invitato a riflettere nelle Settimane Sociali. Bene comune, l'unica strada antica e la sicura nuova via per rilanciare il Paese. Non un bene totale, sommatoria degli individualismi libertari; non un bene collettivo in cui lo Stato è il padrone di tutta la libertà. T
ante piazze piene di cittadini, dai ‘griller' ai futuristi', un po' per gioco e un po'per moda. Rimane aperta una sola via, se vogliamo partire dalla realtà e dalle difficoltà reali di giovani e famiglie, quella della ricerca senza soste e senza inutili pregiudizi del ‘bene comune', nel quale la persona, la famiglia e la società civile sono al centro di tutto e non invece dimenticate da tutti. La giostra prima o poi finirà anche per l'avanspettacolo di certa politica, in fondo le parole del Papa dicono proprio questo:la politica deve servire il popolo.
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