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martedì 23 ottobre 2007

Donne e uomini: "Grazie caro, ma non è che sei gay?".

(Img press) Ci sono giornate, come queste, dove un gelo imprevedibile spezza il viso. Dove la neve gioca a nascondino. Dove la gente a malapena esce a comprare sigarette e qualcosa per la cena. Dove non vedi l’ora di ritornare sotto le coperte, anche se ancora non hai sonno. Dove chiacchieri per ore, al telefono, con la tua amica, sola come te, e vi ripetete sempre le stesse cose. Com’è stata la lezione di oggi e quanto vorreste avere qualcuno al vostro fianco. Se c’è una cosa che le donne sanno fare in maniera esclusiva, è nascondere se stesse. Sono così fragili e così poco indipendenti, da nascondere addirittura a se stesse le proprie angosce. Tranne che alle loro amiche. O ad uno straccio di fidanzato, se ce l’hanno. Ma se ci sono le amiche, a cosa serve un uomo? Non sarei troppo cinica nel dire a nulla. Di sicuro serve.

Ad accompagnarti a fare la spesa, senza fiatare e solo per riportare la catasta di roba a casa. Serve a tirarti sù quando sei a dieta e non puoi permetterti di chiuderti in frigo. Serve a tenerti il libro in mano quando hai bisogno di ripetere per un esame. Oppure ad andare a lezione al posto tuo. Serve a curarti quando stai male, uscendo anche alle 2 di notte, con il gelo, per trovare una farmacia aperta. Serve a dirti che sei bellissima oppure a chiederti “perché hai guardato quel tizio con tanta insistenza?”. Serve a portarti fuori a cena con il tuo portafogli noncurante di essere vuoto. Serve a stare attento quando girate per vetrine e tu dici con insistenza che “quella borsa è magnifica”. Serve a dirti che le scarpe che hai appena comprato sono stupende, anche se gli fanno completamente schifo. Serve a farsi prendere in giro – senza replicare - perché non ci capisce nulla di cucina.

Serve a fare da cavia per quello che non sai cucinare tu. Serve per stare al telefono e dare finalmente un’utilità a quella promozione che, fino ad ora, hai usato solo con la tua amica. Sempre quella zitella. Come te. Serve a mandarlo a prendere pizze, birre e film per una serata con le tue amiche. Serve a sentire le tue urla quando gli racconti della fresca litigata con i tuoi. Serve a dimostrarti che il tuo trattarlo di m… in fondo è servito a qualcosa: “Tesoro, ieri sera ero completamente sbronzo e sono andato in un locale con i miei amici. Una ragazza, ti confesso che era anche molto carina, c’ha provato tutta la sera. Ma io, tesoro, non l’ho nemmeno guardata”. E lei cosa gli risponde? “Grazie caro, ma non è che sei gay?”

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