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martedì 23 ottobre 2007

Lunga vita alle scarpe: i trucchi per tenerle in forma.

(Panorama) Come la pelle di una donna. Per gli amanti del genere, che lo considerano antistress e piacevole alternativa alle serate davanti alla tv, il paragone rende alla perfezione: creme, sete e champagne per prendersi cura delle calzature che indossiamo quotidianamente. Così, con amorevoli attenzioni, le stringate inglesi non perderanno lucentezza e forma. E vivranno a lungo, fino a dieci anni.

Per conservare al meglio boot e mocassini, ed evitare l’effetto vecchia ciabatta, servono pochi gesti. Il primo segreto è quello di non indossare tutti i giorni le stesse calzature: l’umidità che rilascia il piede durante il giorno, infatti, bagna la tomaia, che necessita più di una notte per asciugarsi completamente.
Dopo ogni uso bisogna inoltre pulire bene le scarpe, spolverarle con cura e asciugare i ganci, se ci sono, sia all’esterno che all’interno, per scongiurare il formarsi della ruggine. Infine, per mantenere la forma, è bene riporle sempre con i tendiscarpe (in legno di cedro, grandi e pesanti), che evitano anche il formarsi di pieghe sulla tomaia.
E se le scarpe si bagnano? In questo caso, suggeriscono i maestri calzaturieri, no ad asciugature rapide, vicino a fonti di calore, che potrebbero screpolare il pellame: le scarpe vanno imbottite con carta di giornale e lasciate asciugare. Gli eventuali aloni si eliminano con un panno umido, non abrasivo (meglio acqua tiepida e shampoo specifico).
Ultimo passaggio, da ripetere però solo una volta al mese, è quello dell’ingrassamento della tomaia: così come la pelle del viso, anche quella di un bel paio di mocassini ha bisogno di idratazione, per non sembrare secca e per mantenere la morbidezza al tatto. Via libera quindi ai grassi in lattina (anche nelle nuove versioni spray), ai lucidi e alle cere (attenzione ad usare i prodotti specifici per i diversi tipi di pellami).
La cera o la crema, quest’ultima, più nutriente, è da preferire se le calzature non sono più tanto nuove, vanno stese con uno spandi-lucido. Successivamente, si tira via il lucido in eccesso con una spazzola in crine di cavallo con setole alte e, per dare brillantezza, si passa una pezza di pile o una calza di nylon. Altre varianti, più fantasiose, prevedono panno di lino e champagne, o Brunello di Montalcino al chiarore della luna.
Il suggerimento per i principianti è sempre quello di non improvvisare, ma di rivolgersi ai negozi specializzati, per non sbagliare prodotto e rovinare in maniera irreversibile il pellame.
Oggi, rispetto al passato e al fai-da-te, si può contare su kit e cofanetti completi con il necessario per pulire le proprie scarpe, perfetti da portare in vacanza: anche marchi come Church’s e Louis Vuitton hanno messo in vendita panni, lucidi e spazzole preziosi come gli accessori del beauty-case femminile. Perché il make up è un affare unisex, che va dalla testa ai piedi.

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