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martedì 23 ottobre 2007

Party e poi vai a nozze.

Le feste di addio alla singletudine? Sempre più esagerate.
Ma ragazze e ragazzi hanno riti e mete diversi.


(Carlotta Magnanini - L'Espresso) Ballerine e strip-tease? Superati. Oggi le feste d'addio al celibato diventano weekend di arrivederci, alimentando un nuovo business para-prematrimoniale con versioni evolute delle bisbocce al night. I nuziandi non si accontentano più e per l'ultimo bagno di singletudine scelgono lunghe immersioni in acque lontane: un viaggio all'estero, un fine settimana tra amici, come sempre conditi da goliardia e gadget a tema, ma con evasioni più articolate. Meno spogliarelli e più vestiti da mettere in valigia.

Le celebrità insegnano a prediligere mete fuori mano: Christina Aguilera prima del Grande Passo con Jordan Bratman si è rifugiata con le amiche al Palimilla Resort di Cabo San Luca in Messico; Nicole Kidman ha festeggiato a Sydney in casa della sorella insieme a Naomi Watts; Britney Spears dopo essersi tinta i capelli aveva trascorso in incognito tre giorni di gozzoviglie tra donne al Fairmont Hotel di Santa Monica, mentre il fidanzato Kevin consumava con i suoceri una cena frugale nel ristorante extra-lusso Houston. Altro che un paio d'ore con i Centocelle Nightmare.

A introdurre nel calendario biologico una rinnovata occasione di baldoria sono stati ancora una volta gli anglosassoni, perfezionando l'antico rito profano inventato dai giovani aristocratici inglesi per soddisfare desideri e voglie da single. In America si chiamano bachelor o bachelorette party, invece stag-night per lui o hen-parties per lei in Inghilterra, dove sono un vero e proprio tormentone nazionale con tanto di agenzie e siti specializzati. RedSevenLeisure, LastNightofFreedom o FreedomLtd offrono soluzioni in pacchetti tutto-compreso verso mete dei balocchi come Amsterdam, Praga, Barcellona, Dublino e, new entry dalla New Europe, l'estone Tallin. Un giro d'affari che già nel 2005 nel Regno Unito ha raggiunto quota 430 milioni di sterline e che, secondo il 'Times', ne è costati 10 al governo. Secondo il Public Accounts Committee infatti, i consolati inglesi devono sempre più fronteggiare l'esborso di cauzioni per liberare i connazionali, finiti nelle grane o multati per ubriachezza e schiamazzi molesti. Perché, spogliarelliste o meno, il cerchio si chiude come al solito: si parte una volta per divertirsi, si finisce per sbronzarsi come se fosse l'ultima.

Ma chi sono i nuovi 'hooligans' dei fiori d'arancio? L'identikit è diverso da quello di un paio di decenni fa, perché oggi ci si sposa sempre meno e in età sempre più avanzata (in Italia la media è di 29 anni per le donne e 33 per gli uomini), di conseguenza si hanno maggiori disponibilità economiche. "Si spende sempre di più per il matrimonio nel suo complesso, quindi anche per l'addio al celibato o nubilato, assecondati anche da un'offerta di mercato sempre più invadente e standardizzata", dice la professoressa Giovanna Gianturco, docente di Sociologia della famiglia alla Sapienza di Roma. Una ricerca della Morgan Stanley sui pagamenti via carta di credito ha rilevato che gli amici degli sposi inglesi spendono in media 360 sterline per il volo aereo, ai quali si sommano le spese di pernottamento, la cena al ristorante e la serata in discoteca.

Anche in Italia la moda della trasferta per il celi-nubilato sta dilagando, senza però causare particolari costi 'diplomatici': "Gli interventi del consolato generale d'Italia per togliere dai guai i connazionali sono frequenti, ma non mi risulta siano conseguenze di simili feste", sostiene Marco Giungi, console generale d'Italia ad Amsterdam. Ma è vero che "la tendenza è quella di andare il più lontano possibile, forse per evitare gaffes", dice Davide Calamelli, titolare di Mangia e Balla, società di Riccione specializzata in party prenozze: "Infatti la maggior parte dei nostri clienti viene da fuori. Alcuni prenotano solo la cena e il tavolo in discoteca, altri preferiscono trascorrere con gli amici tutto il weekend e in tal caso ci occupiamo di riservare le camere in alberghi della Riviera". Il tariffario di Riccione varia in base alle richieste: minimo 30 euro a testa per la cena, più 180 euro se si desidera anche lo strip-tease, più il pernottamento se si resta il weekend. Richieste strane? "Le solite. Spogliarellisti per le donne, animazione 'brasiliana' per gli uomini".

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