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martedì 23 ottobre 2007

Mostre: il bacio gay fa infuriare Putin. E Parigi lo censura.

(Panorama - nella foto Putin e Ahmadinejad) D’amore e d’accordo. Putin e il presidente iraniano hanno davvero tanto in comune: una passione per il nucleare e una naturale tendenza a liquidare l’omosessualità con metodi tranchant. Così, se Ahmadinejad può dichiarare che “in Iran non esitono omosessuali“, il presidente russo censura una mostra parigina per colpa di un bacio tra due guardie.

Si tratta della rassegna Sots Art - arte politica in Russia dal 1972 ai nostri giorni. E l’opera maggiormente incriminata è proprio un bacio tra due poliziotti russi (guarda l’immagine).

Il disappunto di Putin stava per diventare un vero incidente diplomatico tra Eliseo e Cremlino, così, la mostra parigina, in programma alla Maison Rouge, presso la fondazione Antoine de Galbert fino al 20 gennaio 2008, ha rischiato la chiusura dopo una sola settimana. In extremis, si è arrivati poi a un duro compromesso: niente bacio gay; via un disegno in cui Hitler, Stalin e Mao sono raffigurati come grandi speranze dell’umanità, e censurate anche una decina di altre opere sottratte perché definite “pornografiche”.

Un’occasione mancata per vedere un pezzo di storia dell’arte davvero poco conosciuta - la Sots Art - che si era affermata come la versione sovietica della Pop art americana. Il movimento era nato nel 1972 grazie alle opere di due moscoviti, Vitaly Komar y Alexandr Melamid. E non ebbe vita facile, tanto che i suoi appartenenti furono perseguiti per anni, fino all’arrivo della Perestroika.

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