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venerdì 26 ottobre 2007

Mostra/ Milano celebra Bruno Munari, pioniere della comunicazione visiva.

(Simonetta M. Rodinò - Affari Italiani) La leggerezza è la cifra stilistica di Bruno Munari, riconducibile alla sua aspirazione alla semplicità: la consistenza stessa di ciò che egli ha prodotto, dalla grafica editoriale alla scultura, dalla pittura al design, dalla scrittura alla didattica, era priva di elementi ingombranti o di eccessi.

“Complicare è facile, semplificare è difficile… Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare…”, sosteneva.

All’artista, che compirebbe in ottobre cento anni, è dedicata l’antologica “Bruno Munari”, da giovedì alla Rotonda della Besana di Milano, che raccoglie 200 tra oggetti di design, progetti di grafica e comunicazione, quadri. Il percorso espositivo è suddiviso in dieci sezioni scandite per aree tematiche. Accanto ai progetti di allestimenti degli anni Quaranta e Cinquanta, sono presentati gli interventi artistici su opere di architettura tra i Cinquanta e Sessanta; i lavori di grafica, la collaborazione con alcune delle realtà più significative per la cultura italiana del dopoguerra - Einaudi, La Rinascente, Olivetti e Danese - e quella con molte delle riviste italiane dedicate al progetto, alla comunicazione e all’arte.

Il “pensatore per immagini” esordisce sulla scena culturale italiana nella scia utopistica ed anticonvenzionale dell’avanguardia futurista. Nel 1927, ventenne, viene a contatto con i futuristi della seconda ondata, il cosiddetto Secondo Futurismo e ne illustra alcuni libri, tra cui “Il poema vestito di latte” di Marinetti.
Sullo sfondo di una profonda conoscenza della cultura e della disciplina Zen, più volte richiamate nei suoi testi, Munari manifesta la sua vocazione a far entrare l’arte nella vita: un qualsiasi oggetto d’arredo deve essere in grado di migliorare la qualità della vita, sia come funzionalità sia come estetica.

La sua passione poi per il mondo dell’infanzia, nutrita di curiosità, di delicatezza, di rispetto, di numerose iniziative e di metodi d’approccio, traccia una sorta di storia dentro la sua storia. In mostra una sezione è dedicata ai Laboratori didattici per le scuole e le famiglie secondo il Metodo Bruno Munari.
“Conservare l’infanzia dentro di sé per tutta la vita, affermava, vuol dire conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire, la voglia di comunicare”.
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“Bruno Munari”
Rotonda di via Besana - via Enrico Besana 15 - Milano
Durata: 25 ottobre – 10 febbraio 2008
Orari: martedì - domenica; 9.30 - 19.30 ; giovedì 9.30 - 22.30; lunedì chiuso
Ingressi: intero € 7,00 – ridotto € 5,00
Informazioni: tel. 02.43353522
servizi@civita.it
Catalogo: Silvana editoriale

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