(Delirium blog) Dopo le carte di credito prepagate (da noi tutti) a beneficio esclusivo di transessuali e transgender, la rossa Regione Toscana ne ha inventata un'altra, ed è ancora polemica.
Una campagna asseritamente anti-discriminazione ha come involontario protagonista un neonato, al cui polso spicca una fascetta con scritto Homosexuel (omosessuale in francese). L'idea di base è che l'omosessualità non sarebbe una scelta ma uno stato di fatto da rispettare.
Si impongono allora alcune considerazioni: 1) è giusto mercificare in modo così discutibile l'immagine di un minore? Dove sono finiti il Garante della Privacy, quello della Pubblicità, e le associazioni varie che hanno gridato allo scandalo quando sui giornali è passata l'immagine di quel bebè mai nato per essere stato ucciso assieme a sua madre, rivestito come un neonato dalla nonna, che ha fatto tanto discutere?
2) Ma allora gay si nasce o si diventa? Il "fusibile" è bruciato sin dal'inizio o si guasta "in corso d'opera"? Diverse persone con cui mi sono confrontato hanno sempre sostenuto che gay si diventa. Forse solo per convenienza partigiana, perchè dire che uno nasce gay, quando ancora non si può parlare di sessualità, è ridare fiato alle trombe di chi sostiene che l'omosessualità sia un difetto, una malformazione, un problema... meglio allora dire che l'omosessualità si sviluppa con la crescita, dire che è una libera scelta, una tendenza, un "gusto", come dire che a qualcuno piace il dolce ad altri il salato. Però la tesi dell'omosesualità come libera scelta alternativa mi sembra dominante nella cultura gay. E allora dove sono le associazioni gay, e perchè non prendono parola su una campagna -sponsorizzata dal ministero per le pari opportunità- che pare ricondurre l'omosesualità ad un difetto di nascita?
3) Personalmente non me ne importa un piffero se gay si nasce o si diventa, sono caxxi (in culo) loro. Sono anche contro le discriminazioni, quelle vere, quelle nell'acceso al lavoro, alla carriera, alla casa ecc. Sono contro ogni mancanza di rispetto verso persone che secondo me, fino a prova contraria (che devono fornire loro) hanno un "problema", e sono favorevole ad ogni iniziativa che consenta a due omosessuali di vivere serenamente insieme la loro condizione e di essere felici.
Però ora si esagera. E a spese della collettività. L'omosessualità non è un valore, non è qualcosa da promuovere, non bisogna farla "andare di moda" a tutti i costi...
Carte di credito prepagate, dispendiose campagne di sensibilizzazione-promozione, progetti di interventi formativi per educare le masse (mi ricorda la "verità di stato" di Staliniana memoria)...
La Toscana si definisce una regione all'avanguardia nella lotta contro la discriminazione (quale?), ma è davvero progresso? Dove si andrà a finire? Si concederanno sgravi fiscali alle coppie gay che non pagheranno l'ICI? Si abolirà l'IRAP per le imprese artigiane condotte da omosessuali? Si erogheranno contributi a fondo perduto per la realizzazione di opere cinematografiche culattonically-oriented?
Ne ho le tasche piene... quasi quasi divento omofobo per davvero. >:-(
Hasta...
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