La Net Tv di My Space sta trasmettendo dall'altro ieri la fiction seriale "Roommates".Andrà avanti fino al 21 dicembre, dal lunedì al venerdì, per un totale di 45 episodi di tre-quattro minuti ciascuno. Prodotta dalla società Iron Sink, racconta le vite di quattro ragazze ventenni appena uscite dal college che coabitano a Los Angeles.
La segnalo perchè rappresenta per i suoi autori un nuovo modo di scrivere una sceneggiatura.
E' infatti un test interattivo che rafforza il feedback degli utenti ed il ruolo "autoriale" dei gruppi di ascolto, ovvero dei campioni di telespettatori già interpellati dalle tv tradizionali per saggiare il gradimento di un film e orientare gli sviluppi della trama: un sondaggio in diretta consentirà di conoscere l'opinione degli spettatori e di modificare, in tempo reale, protagonisti e sviluppi della storia narrata da Roommates.
"C'è la possibilità -spiega il general manager della net tv, Jeff Berman- di interagire con lo show in diversi modi rispetto a prima".
E' un passo avanti nella costruzione su misura di trame calibrate sui gusti del pubblico.
Che decide "democraticamente" quali emozioni preferisce provare (quest'anno si porta molto la nostalgia) quale personaggio far vivere e quale far morire, chi far sposare e chi licenziare dal lavoro.
A proposito di 'ingegneria della serialità', spiega Elena Redaelli su Tv Boomerang: "Come si costruisce una fiction dai grandi ascolti? Pressoché a tavolino. Il primo passo è quello di individuare un target di riferimento, che sia più ampio possibile. Le fiction di Rai 1, che di solito catturano il bacino di telespettatori più ampio, hanno un pubblico femminile adulto. Quelle di Canale 5 uno familiare e leggermente più giovane."
"Successivamente, attraverso delle ricerche di marketing di tipo qualitativo (interviste a tu per tu, focus group, ecc), si vanno a individuare i ricordi più intensi dell'attuale generazione di giovani (ad esempio l'omicidio Falcone e Borsellino, su cui si è basata la nota serie Tv) e delle altre fasce d'età, riferendosi sempre a ricordi giovanili."
"E la fiction a tavolino è presto fatta. Per avere un prodotto di successo, infatti, basta prendere per tema un ricordo transgenerazionale, che accontenti tutti, o trattare un ricordo di una generazione specifica in modo che interessi anche le altre. Poi, una volta terminata la messa in onda della fiction, si fanno nuovamente delle ricerche di marketing, questa volta per capire i motivi profondi del successo o dell'insuccesso del prodotto."
In fondo, Simenon, Shakespire, Pirandello e Manzoni hanno avuto fortuna.
Ignoravano il marketing delle emozioni di massa, e tiravano ad indovinare i gusti dei lettori...
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