(Mtv) Brad Pitt ha confessato di essere imbarazzato da alcune sue performance d'attore. Non solo: ha chiesto scusa ai critici cinematografici che hanno dovuto sopportarlo (e agli spettatori non pensa?).
Il problema, dice, è che era all'inizio della sua carriera e dunque ancora doveva imparare.
Vengono citate espressamente tre pellicole: "Il Ritorno Di Brian" (1989), "Sette Anni In Tibet" (1997) e "Vi Presento Joe Black" (1998).
Se avete visto il primo film è un miracolo che siate ancora vivi, perché fa venire i brividi non solo l'interpretazione di Brad Pitt: è un disastro anche tutto il resto. Gli altri due sono meno letali, anche se effettivamente non siamo di fronte a un modello di recitazione.
Nonostante il giudizio negativo, Brad Pitt riconosce a quelle pellicole di averlo aiutato a crescere: "Ora credo di essere bravo e in generale penso che le persone possano imparare a fare qualunque cosa. Io ne sono una prova. Il mio percorso d'apprendimento lo si può ripercorrere guardando i film. Adesso posso interpretare qualunque ruolo, riuscendo a renderlo vero e credibile e facendo un buon lavoro".
A riprova di questa crescita professionale c'è anche quel che è successo al recente Festival di Venezia: Brad Pitt è stato infatti premiato per la sua interpretazione di "L'Assassinio Di Jesse James".
Sphere: Related Content
1 commento:
:-( a me il 2° e il 3° film che citi sono piaciuti molto...
Posta un commento