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martedì 11 dicembre 2007

Gambero Rozzo: non conta l’etichetta, è una questione di forchetta.


(Panorama) “Meno le persone sanno come sono fatte le salsicce e le leggi e meglio dormono la notte”, disse Otto von Bismarck, e da questa saggia sentenza parte Carlo Cambi per raccontare l’Italia attraverso ristoranti e trattorie famosi per la loro cucina e non per il loro nome. Mangiare bene e non alla moda, e così, dietro ad ogni sosta e ad ogni portata, vengono raccontate tante storie di paesi, cuochi e avventori, che il giornalista autore (tra gli enogastronomi più autorevoli d’Italia) raccoglie in una guida dal titolo Il Gambero Rozzo - Guida alle osterie e trattorie d’Italia. Sottotitolo: “Più che una questione d’etichetta è una questione di forchetta”, parola di buongustaio, a cui non importa nulla del nome del locale e della cittadina: quello che fa la differenza è che cosa si mangia!

Tra le tante guide insolite che vi possono capitare fra le mani in libreria, questa, appena uscita per Newton Compton Editori, unisce al dilettevole (una storia da leggere alla scoperta dell’Italia che tutti ci invidiano) all’utile (dove fermarsi a mangiare e cosa ordinare). Le guide in realtà sono due perchè, oltre a quella dedicata ai luoghi c’è quella dedicata alle ricette: una sorta di compendio della cucina italiana, con oltre mille piatti dall’ovvio titolo: Le ricette e i vini del Gambero Rozzo. Se la guida è di piacevole lettura, ma di difficile utilizzo dato che ordina i ristoranti per comune, il ricettario, al contrario, ha l’andamento ordinato di un pantagruelico pranzo. E le ricette sono descritte in modo tanto rigoroso quanto appetitoso e trasmettono a pieno l’autentico piacere italiano della tavola.

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