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domenica 4 novembre 2007

Uomo o donna? Eros Ramazzotti si confessa:"Sono pronto a un grande amore".

"Il 2002 è stato un inferno, ma ho imparato qualcosa - racconta il cantante - in questi anni non ho preso nulla sul serio. Ma ora ho meno paura di affrontare una donna. Mi chiedo se è il momento di cercare qualcuno a cui appoggiarmi nella vita, qualcuno con cui invecchiare.

(Quotidiano.net) All'indomani della pubblicazione del suo nuovo doppio «Greatest Hits», Eros Ramazzotti si confessa in una lunga intervista che il settimanale Tv Sorrisi e Canzoni pubblica nel numero in edicola domani e parla anche di amore.

Giunto al 25mo anno di carriera, il cantante romano traccia un bilancio. «Non cancellerei nessuno di questi 25 anni, ma il 2002 è stato un inferno». In pochi mesi Eros perse la madre Raffaella e dovette affrontare la separazione da Michelle Hunziker. «Eppure anche dal 2002 ho imparato qualcosa. Il dolore devi saperlo tenere lì, dentro il cuore. Se lo metti in circolazione, inquina tutto il resto ed è la fine».

Eros racconta del suo rapporto con Aurora, la figlia di 10 anni avuta dalla Hunziker. «Mi guardo intorno e vedo tanti genitori che se ne infischiano dei figli. È un crimine, perché l'unica cosa che conta per i ragazzi è l'amore del papà e della mamma. L'amore di mia madre è la cosa che mi manca di più, ma anche la cosa più preziosa che mi resta». La storia però si complica, se i genitori sono separati. «Parlo tanto sia con Aurora, sia con Michelle. Possiamo essere buoni genitori anche se non ci amiamo più».

Ora comunque anche nella vita sentimentale per Eros le cose pare vadano meglio: «Ho meno paura di affrontare una donna. In questi anni io non ho preso sul serio nulla. Il classico 'ndo cojo cojo', per intenderci. Ero spaventato, avevo sofferto troppo. E poi c'è troppa carne al fuoco, troppe donne belle, tutte subito in vista. Troppa attenzione all'immagine, all'esteriorità. Per chi ha paura di prendere impegni, questi anni sono un paradiso: essere superficiali è facilissimo. Ma so bene che la mia superficialità è solo un trucco per non farmi male di nuovo, e che alla fine una notte di sesso dà poco. In fondo al mio cuore me lo chiedo, se non sia il momento di cercare qualcuno a cui appoggiarmi nella vita. Qualcuno con cui invecchiare».

Infine, qualche considerazione sul rapporto con la stampa. «Vorrei essere come Battisti, che a un certo punto è sparito dalla circolazione. Io, però, ho un contratto che mi impone degli obblighi. Loro mi danno dei soldi, io faccio dischi e poi li promuovo con le interviste. Quando sei famoso, però, nessuno è interessato a capire chi sei veramente. Vogliono solo insinuare malignità. E così, in un attimo, ecco che Eros diventa bisex, gay, alcolizzato. Niente di vero, ovvio».

Per fortuna, però, esistono gli amici: «Biagio Antonacci è un fratello, anche se sostiene che butto via i soldi, perché potrei avere lo stesso successo investendo la metà nel realizzare i dischi. Forse ha ragione: sembrerò immodesto, ma di artisti con la mia voce ne nasce uno ogni cento anni e dunque probabilmente potrei vendere molte copie anche se spendessi meno. Ma ho troppo rispetto per il pubblico».

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