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domenica 4 novembre 2007

La Cenerentola russa cerca fortuna a Berlino.

Ludmila Konovalova, la danzatrice orfana e giovane, povera e bella in dicembre interpreterà proprio la sua favola.

(Andrea Tarquini - La Repubblica) La Cenerentola russa del ventunesimo secolo trova la svolta della fortuna e della vita a Berlino. Orfana e giovane, povera e bella: Ludmila Konovalova, ballerina venuta da Mosca, sembrava abbandonata a se stessa come il personaggio della fiaba, ma nella capitale tedesca ora spera di avere davanti a sé un futuro di successo.

Proprio 'Cinderella', cioè appunto Cenerentola, sarà la sua interpretazione più attesa a dicembre. La settimana scorsa ha avuto con successo il suo debutto al balletto della Berliner Staatsoper, una delle tre Opere della capitale federale tedesca. Aveva il ruolo della fata buona in Dornroeschen, cioè La bella addormentata nel bosco. Sorride sempre, anche quando fa male sollevarsi sulle punte. Bild, il quotidiano popolare del gruppo Springer (il giornale più venduto d'Europa con oltre 5 milioni di copie quotidiane in media e un potente sito online) le ha dedicato un servizio fotografico promozionale: Ludmila, in tutù nero come quello del 'Lago dei cigni', si è lasciata ritrarre in prove di danza negli angoli più belli o famosi di Berlino.

La Cenerentola russa di Berlino ha alle spalle una storia triste e tremenda. Suo padre morì quando lei era ancora una bimba, la madre cadde allora vittima di crisi depressive. L'unico conforto era Lev, il fratello, più giovane di sette anni. La incoraggiava ad andare avanti nel suo unico hobby e consolazione: lo studio del balletto. Ludmila aveva cominciato ad appena cinque anni.


A dodici anni, venne il primo trauma. La madre non era più una genitrice attendibile. Almeno per le autorità, che le tolsero l'affidamento dei figli. "Una mattina ebbi lo shock: la polizia bussò alla porta del nostro appartamento. Ci portarono in un brefotrofio. Io mi dissi che dovevo andare avanti, che dovevo darmi solo due compiti: continuare con la danza e proteggere il mio fratellino". A sedici anni, Ludmila apprese nel brefotrofio che la mamma si era tolta la vita impiccandosi.

La ragazza cadde vittima di una crisi pericolosa. Si gettò ancora più a fondo nella danza per rimuovere il dolore, ma rischiò l'anoressia: alta un metro e 68, scese a pesare solo 48 chili. Superò la crisi, diventò prima ballerina al balletto di stato russo. Non le bastava, voleva di più. E nella prima tournée a Berlino, nel 2006, ci è riuscita. In segreto, senza dire nulla ai responsabili della troupe, contattò l'ensemble di danza di Vladimir Malahov, attivissimo a Berlino. Dove la grande scuola del balletto russo ha un pubblico appassionato tutto particolare: non solo i berlinesi da sempre innamorati di danza e musica, ma anche gli emigrati russi ricchi, spesso imprenditori o intellettuali, spesso ebrei. Da circa un mese, Ludmila ha trovato ospitalità da una danzatrice in pensione a Pankow, il quartiere di Berlino Est che per ironia della sorte durante la guerra fredda fu la sede del temuto comando dell'Armata rossa nell'Europa centro-orientale occupata.

Il suo training ha ritmi da sfiancare un atleta: otto ore al giorno, sei volte alla settimana. Per il ruolo di questi giorni, appunto la Bella addormentata. E per Cinderella a dicembre. Il suo grande sogno: "Che mio fratellino Lev possa venirmi a trovare da Mosca per venirmi a vedere alla prima. Già ho cominciato a risparmiare soldi per il suo biglietto dell'Aeroflot". Rivedere il fratellino: per sognare l'incontro con un principe, la Cenerentola russa di Berlino ha ancora tempo.

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