COMUNICATO STAMPA Conclusa la sessione congiunta del Sinodo valdese e metodista e dell'Assemblea battista - Il cordoglio per Giovanna Reggiani e la condanna delle strumentalizzazioni - Al centro della riflessione: ecumenismo, violenza, omosessualità, giustizia, immigrazione.
Roma, 4 novembre 2007 (NEV-CS98) - Si è chiusa oggi a Ciampino (Roma) con un culto di Santa Cena la quarta sessione congiunta del Sinodo delle chiese valdesi e metodiste e dell'Assemblea generale dell'Unione cristiana evangelica battista d'Italia (UCEBI), esprimendo profondo cordoglio per la tragica morte di Giovanna Reggiani e manifestando la propria vicinanza alla sua famiglia, alla comunità e in particolare ai bambini della "scuola domenicale" cui lei insegnava. L'Assemblea-Sinodo, "nel chiedere giustizia per questo delitto, respinge ogni spirito di vendetta e di odio" e "si dichiara fortemente preoccupata per le strumentalizzazioni politiche seguite a questa tragica morte, che hanno già prodotto drammatiche conseguenze di violenza xenofoba e di razzismo".
Ecumenismo, giustizia, violenza sulle donne, omosessualità, immigrazione sono tra i temi su cui si sono espressi i circa 250 delegati e pastori delle tre denominazioni, riuniti da venerdì 2 novembre sotto la presidenza congiunta del battista Stefano Meloni e della metodista Alessandra Trotta, con il motto "Insieme perché - insieme per chi".
Sui rapporti ecumenici, l'assise congiunta ha affermato che "le ripetute prese di posizione di istanze magisteriali cattolico-romane, che negano a quelle protestanti la qualifica di chiese cristiane, rischiano di condurre l'intero movimento ecumenico in una condizione di stallo dalla quale non sarebbe facile uscire". Sottolineando l'importanza dell'approvazione della legge sulla libertà religiosa, l'Assemblea-Sinodo ha affermato che la "laicità dello stato costituisce, oltre che una caratteristica essenziale di una società democratica, anche il necessario contesto per una predicazione libera e responsabile". L'assise ha inoltre approvato un articolato documento dal titolo "Chiese, società e cultura nell'Italia di oggi: un contributo protestante", che riflette sulle questioni dell'ecumenismo e della laicità dello Stato.
Un altro tema discusso è stato quello della violenza familiare sulle donne e sui bambini e le bambine, su cui l'assise ha espresso preoccupazione, esprimendo la propria solidarietà nei confronti delle vittime e invitando le chiese "ad essere dei luoghi di ascolto delle sofferenze delle vittime, nel pieno rispetto della loro dignità" e "ad essere presenti e propositive nella società, là dove ci si adopera per il miglioramento delle relazioni fra i generi e per il riconoscimento della dignità di tutti gli esseri umani".
Sul tema dell'omosessualità l'Assemblea-Sinodo, in seguito ad una riflessione avvenuta a livello locale e regionale, ha affermato "che l'essere umano sia fondamentalmente un essere in relazione con Dio e con il suo prossimo e che la relazione umana d'amore, vissuta in piena reciprocità e libertà, sia sostenuta dalla promessa di Dio", invitando le chiese, "nell'ottica di uno stato laico, a sostenere e promuovere concretamente progetti e iniziative tesi a riconoscere i diritti civili delle persone e delle coppie discriminate sulla base dell'orientamento sessuale". Auspicando la prosecuzione della riflessione informata "ad una lettura approfondita ed esegeticamente attenta della Scrittura", l'assise ha confessato "il peccato della discriminazione delle persone omosessuali e delle sofferenze imposte loro dalla mancanza di solidarietà", condannando le violenze verbali, fisiche e psicologiche e invitando le chiese "ad accogliere le persone omosessuali senza alcuna discriminazione".
Esprimendosi sulla giustizia economica, l'Assemblea-Sinodo ha ricordato "l'iniqua distribuzione delle risorse e le ingiuste politiche mondiali che accrescono sempre più la disparità tra paesi ricchi e paesi poveri", riconoscendosi "nelle aspirazioni degli Obiettivi del Millennio" ed esprimendo preoccupazione "per l'incerta situazione del mercato del lavoro che porta con sé la precarizzazione di molti aspetti della vita, in particolare dei giovani". L'assise ha proposto alle chiese di favorire il consumo responsabile e la raccolta differenziata, combattere l'evasione fiscale e il lavoro nero, promuovere la finanza etica e il commercio equo.
Sulla presenza dei migranti nelle chiese e nella società, infine, l'Assemblea-Sinodo ha auspicato di "da parte delle chiese il riconoscimento delle sorelle e dei fratelli migranti come protagonisti a pieno titolo nella vita delle chiese e da parte dello Stato una corretta legislazione sulla libertà religiosa e l'elaborazione di una politica dell'immigrazione e dell'asilo rispettosa della dignità della persona". L'assise ha esortato le chiese ad intensificare la collaborazione su questi temi con la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).
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