A un anno dall´emissione curata dalla Banca mondiale raccolto un miliardo. Le obbligazioni hanno estirpato un´epidemia letale di febbre gialla in Camerun.
(Ettore Livini - La Repubblica) Il Papa-bond a un solo anno di vita ha già fatto il suo primo miracolo, salvando più di un milione di bambini ed estirpando un´epidemia di febbre gialla letale in Camerun. Il tutto – molto prosaicamente – grazie al miliardo di dollari di obbligazioni sottoscritte dai risparmiatori di tutto il mondo (Benedetto XVI ha comprato la numero uno) nei primi dodici mesi di vita dell´Iffim, la maxi-emissione curata dalla Banca mondiale destinata a raccogliere 5 miliardi per l´acquisto di vaccini salvavita e l´aiuto sanitario ai paesi in via di sviluppo.
Il successo del programma è testimoniato dai risultati più che positivi del suo primo bilancio. I 912 milioni – la metà del prezzo di un bombardiere Stealth – raccolti per ora con la vendita dei bond (rendono il 5% e sono garantiti dalle donazioni di sette stati, l´Italia in prima linea con un contributo di 473 milioni) sono stati affidati alla Gavi Alliance, organizzazione che riunisce realtà pubbliche come Unicef e Oms e privati come la Fondazione Gates e società farmaceutiche, incaricata di gestire queste risorse con il criterio della massima efficienza "socio-finanzaria". E Graca Machel, moglie di Nelson Mandela e presidente del Gavi, ha alzato il velo per la prima volta sull´utilizzo reale di questi fondi, con il rigore e la precisione di una blue chip di Wall Street.
Oltre 180 milioni – ha spiegato – sono stati spesi per raddoppiare a 44 i paesi in cui l´associazione ha avviato i programmi di vaccinazione pentavalente per prevenire difterite, pertosse, tetano, epatite B e l´Hemophilus influenzae, responsabile di meningite e polmonite.
Altri 190 sono andati alla campagna contro il morbillo e rappresentano l´80% dei mezzi a disposizione delle aree più colpite da questa malattia. E grazie alle "buone azioni" vendute sui mercati internazionali, nel 2007 sono stati vaccinati 194 milioni di bambini in 32 nazioni. Una cifra simile è stata spesa per continuare la battaglia per sradicare la poliomielite, con oltre 100 milioni di piccoli sotto i cinque anni assistiti in modo preventivo. Una cinquantina di milioni sono stati utilizzati dal Gavi per la lotta alla febbre gialla. Il Papa-bond, in questo caso, ha permesso di reagire con efficacia e tempestività a una violentissima epidemia contagiosa in Camerun. Tra gli altri fondi, 51,4 milioni sono stati destinati alla campagna contro il tetano materno e neonatale, una cifra che corrisponde al 90% dei mezzi a disposizione al mondo per combattere questa malattia. L´obiettivo del programma ideato dal premier inglese Gordon Brown – cui la Francia ha garantito ieri altri 896 milioni di euro aggiuntivi – è di «prevenire la morte di 10 milioni di bambini tra il 2006 e il 2015».
© Copyright Repubblica, 30 novembre 2007
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