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venerdì 30 novembre 2007

Il vero macho? Ha il volto di George Clooney.

(Affari Italiani) Il maschio ideale? George Clooney, e chi se no? Ne è convinto il sessuologo Emmanuele Jannini: “E’ bello e ascolta”. Vero, l’affascinante star del cinema durante le interviste sorride, inclina la testa, è attento alle domande poste da chi gli sta davanti. Perché il macho in stile John Wayne, l’uomo che non deve chiedere mai, appartiene al passato, un passato remoto. Come appartengono ormai al passato sia la bellezza di David Beckham che il classico metrosexual attento al proprio corpo e incline allo shopping più delle stesse donne. Qualcuno lo chiama übersexual: il nuovo maschio, sempre più compagno, che non ha bisogno di dimostrare la propria rivalità. Così, i due ruoli all’interno della coppia si avvicinano sempre di più, mischiandosi e sovrapponendosi.

Dalla ricerca condotta da Gpf per Pfizer Italia emerge che per l’88,6% del campione (2000 intervistati tra i 18 e i 74 anni), nell’ambito sessuale la donna non ha più una posizione passiva, ma esprime i propri desideri e bisogni. E per oltre il 90% l’uomo, per riuscire a sedurre una donna, deve sapere parlare con lei e ascoltarla. Attenzione: otto intervistati su dieci ritengono che un uomo che cambia i pannolini al figlio non perde né forza né virilità. D’altronde, Clooney non era proprio il pediatra di E.R? Snocciola i dati la presidente del Gpf, Monica Fabris: “Il 77% degli italiani tra i 18 e i 74 anni dichiara di avere una relazione sentimentale. Di questi, il 60,5% afferma di essere molto soddisfatto, attribuendo un voto da 8 a 10”. Altro che crisi del desiderio: “Gli italiani – spiega la Fabris – fanno l’amore tanto quanto lo facevano in piena rivoluzione sessuale”.

Tanto quanto? Una media di 6 rapporti al mese. “La vita sessuale è un elemento centrale per gli italiani, sia in quanto fortemente correlata agli aspetti della vita sentimentale, sia considerata in sé, come dimensione dotata di autonomia”. Importante, conclude: “Siamo consapevoli della nostra sessualità, sono caduti i tabù. Finalmente si può rivendicare il diritto al piacere”. Un esempio? “La metà degli intervistati ha dichiarato normale o ammissibile la visione di un film pornografico in coppia, per stimolare il desiderio”

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