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lunedì 12 novembre 2007

la memoria selettiva: stermini di serie C.

(Il mio canto libero) "Partono oggi 11 novembre i 'ragazzi della memoria', i 236 studenti di 58 scuole superiori romane che affrontano l'annuale viaggio di conoscenza e riflessione alla volta di Auschwitz. Tra loro, anche due ragazze rom e due di fede islamica. Il viaggio, promosso dal Campidoglio (Assessorato alla Scuola) e dalla Comunità Ebraica romana, fa parte del progetto "Noi ricordiamo", che si ripete ogni anno scolastico dal 2001-2002 per trasmettere alle nuove generazioni la memoria delle vicende collettive del '900: Shoah, Resistenza, Liberazione. Ad oggi sono stati oltre 10 mila i ragazzi delle medie e delle superiori coinvolti, tra cui mille hanno visitato Auschwitz con la guida di testimoni superstiti. Quest'anno i ragazzi saranno sul posto fino al 13 novembre, accompagnati dal sindaco Veltroni, dall'assessore alla scuola Maria Coscia, da esponenti della Comunità Ebraica, da ex partigiani delle associazioni Anpi e Aned e da sei superstiti del campo di sterminio." Queste le parole con cui il sito ufficiale del comune di Roma presenta l'edizione di quest'anno dell'iniziativa.


Ancora una volta, purtroppo, e nonostante le sollecitazioni che da anni L'Opera Nomadi, Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli e l'Associazione Agenzia per una vita indipendente rivolgono all'amministrazione comunale per includere nel percorso di memoria e formazione dei giovani anche riferimenti diretti agli stermini di altri gruppi quali Rom e Sinti, testimoni di Geova, omosessuali, diversamente abili, invitando associazioni e rappresentati di questi gruppi troppo a lungo dimenticati ai viaggi e agli incontri con le scuole, il Sindaco e l'assessore Coscia hanno deciso di ignorare le richieste, proseguendo e perseverando nella loro scelta strabica e discriminatoria.
Di fronte a tanta reiterata indifferenza non si può più parlare di incolpevole omissione ma di una scelta di esclusione deliberata e colpevole soprattutto se si guarda alla evidente distanza tra le parole ufficiali in cui il sindaco Veltroni dice di volersi spendere contro l'omofobia e i fatti e le politiche concrete.

Mi sembra evidente ribadire l'importanza di trasmettere agli studenti una memoria completa e corretta e di dare loro la possibilità di confrontarsi con le diverse esperienze di una così grande tragedia, soprattutto se pensiamo all'attualità del bullismo scolastico e della violenza in generale, anche a Roma, in cui a essere colpiti duramente sono oggi proprio quei gruppi che Veltroni e Coscia si ostinano a non voler sentire: omosessuali, diversamente abili (ricordate anche le shockanti immagini su youtube?) e Rom.
Il Comune con la sua azione mostra coi fatti ai ragazzi che discriminare ancora quei gruppi, che pure sono stati vittime della furia nazista e anche del fascismo in Italia, sia giusto. Un comportamento che rende i nostri amministratori moralmente complici di tante e sempre più gravi manifestazioni di violenza razzista, omofobica, di discriminazioni e vessazioni quotidiane.

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