banda http://blografando.splinder.com

lunedì 12 novembre 2007

Il sesso "da dietro" è perverso?

(Lou Mogghe) Tempo fa disquisivo con un mio amico sul come definire la perversione e sul quale sia il limite che la separa da quella che è una normale pulsione.
Fondamentalmente, abbiamo parlato per circa un’oretta senza spostarci di un centimetro (in senso figurato) dal punto di partenza…ognuno con la propria idea…
Poi da qualche giorno è arrivata questa pubblicità delle Durex.
---

---
a darmi l’ispirazione…ed eccomi qui con questo post…
Di solito per giudicare qualcosa come "perverso" o "non perverso" faccio sempre ricorso ad un pizzico di scienza...(adesso non si incazzino i gay per quello che sto per dire…la mia è solo una constatazione). Non voglio passare per puritano (anche perchè non credo affatto di esserlo)…so benissimo, ad esempio, che ogni ragazzo si fa almeno una pippetta un giorno sì ed un giorno no…(almeno); so bene che il 47% delle donne dichiara di far uso del vibratore e che quindi la frazione di donne che si gingilla con questo attrezzo, con tutta probabilità, è più alta di quella rinvenuta…e così via si potrebbero fare moltissimi di questi esempi…ciò nonostante, non mi scandalizzano affatto.
Senza girarci troppo intorno, il tema di questo post è il “sesso anale” (presumo che a questo punto, considerando la premessa e la pubblicità presente un qualcosa del genere era abbastanza deducibile...). Ebbene, non vi nascondo che credo che questa pratica sessuale debba esser fatta rientrare nella voce “perversioni” (magari quelle “soft”). La motivazione di questa mia affermazione non è affatto dettata dall’etica...ma dalla medicina: che l’ano non sia predisposto alla penetrazione lo si deduce facilmente dalla natura della sua mucosa…che è facilmente lacerabile ed infatti proprio onde evitare questo pericolo e conseguenti ed eventuali fuoriuscite di sangue si consiglia sempre l’uso di un qualche lubrificante. In natura invece le superfici preposte ad una data funzione hanno già un loro ben funzionante dispositivo di lubrificazione. Inoltre l’altro aspetto che mi spinge ad affermare la tesi iniziale viene dalla "sensibilità": nell’ano non vi è alcuna terminazione nervosa in grado di far provare piacere…contrariamente alle natiche che ne sono ben fornite…infatti di solito una bella tastata piace sia a chi la fa che a chi la riceve.
Non è un caso che i sessuologi a volte, se per ipotesi in una coppia il maschietto volesse provare questa esperienza e la femminuccia no (ad esempio perchè è la prima volta ed è spaventata), consigliano di simulare la penetrazione pur lasciando il pene nel seno delle natiche (ovvero nello spacco) senza effettuare alcuna penetrazione…pratica che risulta gradita proprio perché va a stimolare regioni interessate da terminazioni nervose in grado di far provare piacere.
Una perversione credo debba essere intesa come un qualcosa che provoca piacere dovuto ad uno stato mentale del soggetto compiendo un’azione che normalmente non giustificherebbe tale godimento. Un esempio ci è dato dal sadomasochista che per provare piacere si fa frustare: una frustata è obiettivamente e fisicamente dolorosa...però a lui risulta piacevole (sensazione dovuta, per l’appunto, al suo particolare stato mentale).
Allo stesso modo una penetrazione anale, per chi la "subisce" senza l'aiuto di alcun lubrificante risulta obiettivamente dolorosa e non può provocare oggettivo piacere perchè in quella sede non vi è sensibilità capace di recepire tale stimolo come piacevole...tuttavia questo può anche essere avvertito dai singoli come “gradevole”
Proprio per questo in conclusione, a mio avviso, il rapporto anale è da considerarsi come una perversione...o meglio, una perversione soft.

Sphere: Related Content

Nessun commento: