Scenografie hi-tech e palcoscenico con erba vera alla nuova Fiera. Oggi la prima assemblea costituente del partito. Tra i 2.853 delegati anche i 398 lombardi eletti alle primarie. Penati: "È un segnale di grande attenzione verso il Nord". Inizio alle 10, con il discorso di apertura di Romano Prodi.
(Andrea Montanari - La Repubblica) Per molti di loro sarà la prima volta. Anche per tanti tra i 398 lombardi sui 2853 eletti all´assemblea costituente del nuovo partito democratico, che si apre oggi al padiglione 16 della nuova fiera di Rho-Pero. Tra scenografie a effetto, musiche (Jovanotti e Annie Lennox) e un filmato girato durante le primarie. «Milano protagonista inizia il cambiamento per la buona politica - sottolinea con orgoglio il presidente della Provincia diessino Filippo Penati - Dopo quello del Lingotto questo appuntamento nel capoluogo lombardo è un grande segnale di attenzione e di investimento verso una nuova cultura politica che viene dalla zona più avanzata del paese». Il vice presidente di palazzo Isimbardi Alberto Mattioli della Margherita aggiunge: «È significativo che la prima assemblea nazionale si riunisca nella roccaforte berlusconiana, nella giusta consapevolezza che per governare l´Italia occorre dare risposte forti, rapide e concrete alle regioni che guidano economicamente il Paese. Il pd crescerà forte se conquisterà il consenso del nord».
Ad accogliere Romano Prodi e Walter Veltroni un vero prato d´erba che dal palco, lungo trenta metri, sale fino a un maxi schermo alto due. Verdi gli adesivi lungo il percorso che dalle entrate della fiera conducono al Padiglione 16, che recano quattro slogan: «Tante donne per la politica», «Una politica nuova», «Ridare speranza ai giovani» e «Le persone al primo posto». Verdi anche le indicazioni per la stampa e quelle che annunciano l´assemblea. Come le passatoie che coprono quasi tutta l´area. Stringata la scaletta della giornata. Si comincia alle 10. Salvo cambiamenti dell´ultim´ora dopo il presidente del consiglio prenderà la parola il nuovo segretario Walter Veltroni. Poi parleranno gli altri candidati Enrico Letta, Rosy Bindi, Mario Adinolfi e Piergiorgio Gawronski. Quindi un ricercatore dell´Ipsos illustrerà una ricerca e la parola passerà ai delegati. Tra quelli lombardi parlerà Michele Salvati. Fuori dall´assemblea, la protesta di alcuni lavoratori precari della Croce rossa e qualche manifesto di ispirazione leghista con la scritta: «Milano lavora, Roma mangia». Firmati ironicamente «Walter Veltrun».
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