banda http://blografando.splinder.com

sabato 27 ottobre 2007

Al Brancaccio "Kevin .. quanto mi .. Costner".

(Lucio De Angelis) Kevin Costner si è esibito con la ‘Kevin Costner & Modern West' nell'insolita veste di cantante-chitarrista nei giorni scorsi al Teatro Brancaccio, che inaugurava con questo grande evento la gestione Costanzo. Con i prezzi dei biglietti alle stelle ( Poltronissima euro 157.50, Poltrona euro 115.50, 1^ Galleria euro 84.00, 2^ Galleria euro 52.00 e 3^ Galleria euro 37.00 ) il concerto è stato goduto certamente non da giovani precari, ma da opulenti yuppies all'amatriciana, che hanno riempito il Teatro nelle due date programmate.

Lo show si è aperto con la proiezione ad altissimo volume di un filmato di circa dieci minuti, contenente le sequenze dei suoi film più noti. Non sono mancate, quindi, le immagini di ‘Silverado', ‘Gli intoccabili', ‘Senza via di Scampo', ‘Bull Durham', passando per i grandi successi come ‘Balla coi lupi' pellicola che gli ha regalato l'Oscar come miglior regista - e ‘Guardia del corpo'. Poi ha fatto il suo ingresso nella sala la Star, che, sommersa dai fari che ne illuminavano il cammino, tra strette di mani e abbracci, ha raggiunto sul palco la sua band, composta da Teddy Morgan, quale primo chitarrista e produttore, Larry Cobb alle percussioni, Blair Forward al basso, Park Chisholm, voce e chitarra e Bobby Yang al violino. Da Roma il gruppo proseguirà per Istanbul, dove si esibirà al ‘Ball of the Repubblic' e tornare poi in America.

‘Spero di riuscire a convincervi nei panni di chitarrista' questa la dichiarazione dell'attore alla vigilia del debutto un po' intimidito tra i flash dei fotografi. Dopo aver abbandonato vent'anni fa la carriera di cantante per l'improvviso successo sul grande schermo, su suggerimento della moglie Christine, Costner è tornato al suo primo amore: la musica. ‘Sono terrorizzato' ha confessato il premio Oscar. ‘Sono un po' arrugginito ed è tanto che non suono, ma non sono tipo da tirarmi indietro'. Il bassista della band, Blair Forward, spiega il perché di tanto timore. 'Suona la chitarra - spiega - ed è preoccupato perché con la Gibson è un principiante. Sono soltanto due anni che la suona, ha cominciato come cantante e a dir la verità, secondo me, é più bravo con la voce', asserzione su cui si può concordare pienamente. Nato dall'amore per la musica e formato da un unito gruppo di amici di vecchia data, il progetto ‘Kevin Costner & Modern West' trae le sue influenze da un vasto repertorio di musica americana e non solo. Nello spettacolo sono stati proposti brani originali scritti dalla band e brani scritti da alcuni amici, noti nel panorama musicale. Costner ha suonato brani che parlano dell'infanzia, quando i soldi erano pochi e si girava in bici, brani che raccontano le vicende di persone semplici.

Kevin ama innanzitutto la black music della Motown, poi Neil Young, Bruce Springsteen e Robbie Robertson. I brani che ha suonato sono state essenzialmente canzoni che parlano d'amore. 'Every Intention', ad esempio, che é la storia di un uomo che aspetta troppo tempo per dire la verità alla sua donna. E poi ‘Find that Girl', il racconto di una ragazza che ti passa vicino e che ti cattura con il suo profumo e il suo charme. ‘Ed è a questo punto che inizia la tua ricerca spasmodica di quella donna' commenta. Costner chiarisce il senso delle due serate romane: ‘Sul palcoscenico del Brancaccio ci sono io, come sono veramente, e non il personaggio di qualche mio film. Ho sempre creduto che la musica potesse regalarmi momenti di forte intensità a livello personale. Avrebbe creato l'occasione di un rapporto con la gente molto più genuino rispetto al cinema o alle interviste televisive o sui giornali. Sarebbe stato tutto più reale, imprevedibile e senza scusanti di alcun tipo. Ma più di tutto - conclude - ci sarebbe stata l'occasione per spassarsela, anche se mi spaventa un po' il pubblico italiano, perché non si alza mai in piedi, ma resta seduto a battere le mani sulla poltrona'. Va detto, infine, che ha scelto di esibirsi a Roma perché l'Italia gli ha sempre portato fortuna. Il primo successo l'ha avuto, partecipando al Festival di Venezia con ‘Fandango' e con la sua band non gli dispiacerebbe replicare, suonando, magari (aggiungo), in concerti dai prezzi decisamente più accessibili e con un tecnico del suono più idoneo. Sì perché la musica si è rivelata in dei momenti a tal punto così assordante, da far fuggire qualche spettatore nonostante il ‘mutuo acceso in banca' per pagarsi il biglietto.

Sphere: Related Content

Nessun commento: