(Kataweb cinema) I Centoautori ottengono grande visibilità mediatica alla Festa del Cinema di Roma riuscendo a far proiettare, prima della cerimonia di premiazione, il filmato 'Lettera agli spettatori', un documento di sei minuti girato da Giuseppe Piccioni.
Un colpo di scena che dà visibilità al movimento costituito da molti dei protagonisti del mondo del cinema italiano, guidato tra gli altri dallo stesso Piccioni, da Francesca Comencini e da Bernardo Bertolucci. Una soluzione, spiegano alcuni dei protagonisti presenti in Sala Santa Cecilia all'Auditorium di Roma, trovata di comune accordo con gli organizzatori della Festa.
I Centoautori, infatti, hanno accettato di buon grado di far proiettare la loro 'Lettera' in cambio della rinuncia ad una clamorosa manifestazione di protesa che doveva gettare scompiglio al festival, che volevano organizzare in occasione della premiere di 'Youth without youth' di Francis Ford Coppola. 'Mollica e Bettini che parlano di noi e la proiezione del filmato in cui spieghiamo le nostre intenzioni ha maggior effetto di una manifestazione di protesta, per quanto clamorosa possa essere', spiegano alcuni rappresentanti del movimento.
Nella 'Lettera agli spettatori', in pochi minuti, protagonisti noti (da Scamarcio a Virzì, da Piccioni alla Archibugi, da Alex Infascelli ad Andrea Molaioli) e meno noti, attori, registi, costumisti e tecnici fanno il punto sulla situazione del settore: dalla considerazione che 'se Monicelli riceve un finanziamento di 2 milioni non se li mette in tasca, ma dà lavoro a 123 persone', alla confutazione di un assunto: se un film costa 100 e incassa 20, significa che qualcuno ha rubato 80. I Centoautori chiedono rispetto per il cinema e denunciano uno stato reale: 'E' ora di finirla - dice Virzì nel filmato - con i network televisivi che decidono la politica culturale di questo Paese'.
L'Italia, aggiungono i Centoautori, non può essere raccontata solo dalla televisione. 'Lettera agli spettatori', finito di montare stamane alle 5, ha ricevuto alla fine della proiezione un grosso e sentito applauso.
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