Inaugurazione con Aida seguono la Lucia e poi Madama Butterfly. Il finale con Giselle Alemanno: "Rilanceremo il Teatro dell´Opera". Apertura il 10 luglio con il classico di Verdi. Poi l´omaggio a Donizetti. Il corpo di ballo presenta un´altra struggente storia d´amore.
(Landa Ketoff - La Repubblica, edizione di Roma) L´estate del Teatro dell´Opera a Caracalla è dedicata alla donna. Ossia a quattro magnifiche donne, ciascuna diversa dall´altra, eppure tutte importanti, diventate celebri non solo per loro caratteristiche personali ma anche perché animate dalla musica di autori quali Verdi, Donizetti, Puccini e Adam. Dal 10 luglio al 14 agosto le incontriamo alle Terme di Caracalla: sono Aida, Lucia di Lammermoor, Madama Butterfly e, in forma di balletto, Giselle. Quattro figure femminili le cui passioni amorose finiscono in tragedia.
La stagione estiva è stata presentata dal sindaco Gianni Alemanno che ha dichiarato: «In passato tutti gli sforzi sono stati rivolti ad altre strutture, all´Auditorium e alla Festa del Cinema, trascurando un patrimonio come il Teatro dell´Opera. Discuteremo un piano serio per sostenere l´Opera e le giovani figure professionali che continuano a dar lustro alla lirica italiana».
Ma torniamo al cartellone. La prima, ‘Aida´, sarà in scena dal 10 al 24 luglio e sarà dedicata alla memoria di Altiero Spinelli, uno dei padri dell´unità europea di cui ricorre il centenario della nascita. In scena per la prima volta al Cairo nel 1871 nel festoso clima dell´apertura del Canale di Suez, ‘Aida´ è oggi una delle opere liriche più note al mondo. Qui avrà sul podio Antonio Pirolli con Maurizio Di Mattia regista, Andrea Miglio, scenografo, Anna Biagiotti per i costumi e Amedeo Amodio per la coreografia. Protagoniste del primo cast Maria Carola (Aida), Laura Brioli (Amneris), Franco Farina (Radames). E non dimentichiamo la celeberrima ‘Marcia trionfale´. Cinque le repliche (anche queste con cantanti di buon nome che si alternano con quelli della ‘prima´), il 13, 15, 19, 22 e 24.
E muoiono ancor giovanissimi anche i protagonisti della seconda opera in cartellone: ‘Lucia di Lammermoor´, capolavoro di Donizetti che ha anche un buon libretto composto da Cammarano. Nata al San Carlo di Napoli nel 1835, qui è diretta da Antonello Allemandi, regìa di Pier Francesco Maestrini, scene e costumi di Carlo Savi. Protagonisti il soprano Annick Massis, Roberto Frontali (Lord Enrico), Marius Brenciu e Enzo Peroni. In scena il 18, 20, 23, 29, 31 luglio.
Un´altra opera popolarissima è ‘Madama Butterfly´ di Puccini. Anche questa finisce male e la vittima è ancora una donna, sebbene sia da dire che tutte queste donne muoiono per loro precisa volontà. Nella stagione di Caracalla Puccini quest´anno non poteva mancare, visto che si sta celebrando il 150° anniversario della nascita. Anche Cio-cio-san-Butterfly, come narrano Illica e Giacosa che si ispirarono al drammaturgo americano David Belasco, si uccide per amore di un ufficiale americano che l´aveva sedotta e, quando torna ha con sé una moglie del suo paese. La piccola Butterfly gli cede il bambino avuto da lui e si uccide. È singolare che tanti artisti diversi abbiano voluto celebrare a loro modo il coraggio di queste donne che si sono uccise per condividere la tragedia dell´amato, oppure per non «disturbarne» l´esistenza felice, anche se lontano da loro.
Ma nel cartellone c´è ancora un´altra donna, questa volta interpretata attraverso la danza. Il Corpo di Ballo diretto da Carla Fracci presenta un´ultima struggente storia d´amore, ‘Giselle´, con le note di Adolph-Charles Adam. La fanciulla, innamoratasi del nobile Albrecht che lei crede un contadino, quando lui sposa la ricca Bathilde, impazzisce e muore. Ma con la sua passione riuscirà a salvare l´amato da un sortilegio. Nato nel 1849, è un capolavoro della danza in cui abbiamo più volte ammirato la nostra bravissima Carla Fracci. Cinque le coppie degli interpreti principali di cui citiamo Ashley Bouder e Jared Angle, Laura Comi e Mario Marozzi, Mara Galeazzi e Giuseppe Picone. In scena il 9, 10, 12, 13, 14 agosto. Un programma che ci sembra ricco e popolare, ma anche con ottimi interpreti. (ha collaborato Valeria Forgnone)
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