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giovedì 12 giugno 2008

Aumenta l’uso del laser per la depilazione per i teenagers.

(Menchic) Creme inefficaci? Prodotti depilatori che irritano la pelle? Follicoli infiammati? Qualcuno ha trovato una risposta alternativa a tutte queste domande, vanificando l’immagine di un uomo scimmia: il laser. Ma diventa un allarme quando sono i più giovani ad usufruirne.

Secondo una ricerca condotta in America, diventa sempre più frequente fra gli adolescenti maschi la depilazione che, già all’età di 13 o 14 anni, si rasano le gambe e le ascelle. Ma le istituzioni mediche lanciano l’allarme: potrebbe essere un errore di cui ci si pentirà più tardi.

In un mondo in cui le decisioni estetiche prendono il sopravvento persino sulla salute, diventa difficile stabilire ciò che è buono da ciò che cattivo e persino – e paradossalmente – ciò che è bello da ciò che è brutto. Ma negli Usa sono chiarissimi: denti storti e imperfezioni fisiche devono trovare una soluzione il più presto possibile.

Così se un tempo, per i vecchi quattordicenni degli Anni Ottanta che facevano nuoto i peli sulla schiena non erano un problema, ora si assiste a un’inversione di marcia e la peluria, malgrado ancora non fitta, diventa un dilemma. A tal proposito, i teenagers richiedono trattamenti con il laser e per di più in maniera proporzionalmente maggiore rispetto a quegli adulti che ne fanno uso, il tutto però minando alla stabilità ormonale, nonché alla normale crescita.

Solo nel 2007, 67.523 ragazzi hanno usato le terapie laser per eliminare definitivamente i loro in estetismi. Un numero che rappresenta il doppio rispetto allo stesso target per l’anno 2000 e che sottolinea il fatto che gli adolescenti attuali si sentano imbarazzati talmente tanto dalla loro crescita da voler evitare ulteriori combattimenti con un problema che possono essere i peli, che nei casi più estremi possono portare anche a dei problemi sociali. A nessuno piace essere chiamato “sopracciglio unito” dai propri compagni di scuola.

Ma nonostante il “problema P” sia messo da parte, cominciano poi una serie di quesiti e di grattacapi per quel che riguarda scottature o le ustioni, legate a un cattivo uso del trattamento laser oppure a un trattamento laser eseguito a persone non adatte a quel tipo di procedimento. Un calvario che molto spesso conduce a pochi risultati. Tanto è vero che sono gli stessi dermatologi a suggerire prima le cerette e gli schiarimenti e poi, come ultimo ricorso la terapia laser.

L’ultima parola spetta però agli psicologi infantili che ammettono: «Ognuno deve imparare a vivere col proprio corpo».

Laconici, ma molto saggi.

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