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mercoledì 2 gennaio 2008

La Spagna ci supera.

(Uguali amori) Dice Romano Prodi che la Spagna non ci supera, il nostro PIL è del 13% più alto di quello spagnolo.

Ma, caro professore, non di solo PIL vive un paese. A parte che la velocità con cui cresce il PIL spagnolo, rispetto a quello italiano, è tale che se continua così tra 5 anni ci superano anche sul PIL (ma giustamente a Prodi che gli frega? Tra cinque anni non starà certo a Palazzo Chigi), ci sono altri parametri che dicono come la Spagna sia avanti all’Italia.

Le leggi sui diritti civili sono la prima cosa che viene in mente: i diritti degli omosessuali, che possono sposarsi, quelli delle donne, che hanno dei tribunali appositi contro la violenza domestica. Certo, i binettiani diranno che queste non sono grandi conquiste, e infatti per loro c’è un indice tutto tecnologico che prova come invece la Spagna sia avanti all’Italia.

Ogni sei mesi, viene redatta la classifica dei 500 computer più potenti al mondo. Il computer più potente non è un feticcio degli informatici, è un indice dell’innovazione del sistema tecnologico ed industriale di una nazione. Se hai un computer potente, puoi fare cose avanzate in campi come l’ingegneria genetica, la costruzione di nuovi materiali, le simulazioni finanziarie su vasta scala, i modelli del clima, la costruzione di nuovi oggetti e dispositivi, insomma qualsiasi cosa che porta ricchezza tecnologica e posti di lavoro di ottima qualità.

Per vedere come cambia il mondo, basta quindi leggere la Top 500. I suoi andamenti mostrano chi cresce e chi torna indietro nella competizione globale meglio di qualsiasi indice, visto che il mondo in cui viviamo è il mondo dell’informazione (che non è la televisione, come invece i nostri politici pensano). Negli ultimi anni infatti la classifica è cambiata in questo modo:

  • Dopo l’11 Settembre, gli Stati Uniti hanno voluto e riconquistato il primo posto, che era appannaggio dei giapponesi (i supercalcolatori si usano anche per studiare le esplosioni nucleari, simulandole: in questo modo formalmente si rispetta il trattato di non proliferazione ma nei fatti si conducono esperimenti);
  • l’India, potenza emergente, ha conquistato la quarta posizione;
  • la Cina non è in classifica perchè non divulga i dati, visto che hanno una importanza anche militare;
  • Germania e Svezia sono le prime due nazioni europee in classifica, perchè hanno fatto pesanti investimenti tecnologici;

Tornando al titolo di questo articolo, la Spagna con il supercomputer di Barcellona (il Mare Nostrum, tra l’altro messo all’interno di una chiesa sconsacrata in uno scenario molto suggestivo) è al 13esimo posto, fino a un paio d’anni fa era la prima in Europa poi appunto Germania e Svezia hanno deciso di riprendersi la leadership, perchè sanno cosa vuol dire non essere primi in questa gara.

E l’Italia? E’ ben 48esima. Basta dire che nel 1992, con il supercomputer APE, era la prima al mondo.

Questa è la nostra situazione. Altro che le cazzate di Prodi sul PIL.

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