Oltre a guidare la regione, Vendola infatti è volato a Roma, al Politecnico Fandango, per girare la scena che lo vede gestore di una piccola saletta d’essai, impegnato nella difesa dei film di qualità e d’autore contro la filosofia dell’incasso facile attraverso pellicole commerciali distribuite dalle grosse catene dei cinema multisala e dei multiplex.
È infatti questo, come informa una nota della Regione, il ruolo scelto dal regista Nico Cirasola e dal produttore Alessandro Contessa per la partecipazione del presidente rifondarolo come attore non protagonista del film in corso di lavorazione Focaccia Blues.
La passione dei comunisti per la scena non è nuova. Ad apparire per primo sotto i riflettori (e non per un comizio) è stato, circa un mese fa, il presidente della Camera (e già segretario Prc) Fausto Bertinotti, che per una sera si è fatto attore per onorare la memoria di Danilo Dolci, l’intellettuale triestino morto dieci anni fa, dopo una vita pionieristica di sociologo, pedagogista e pacifista nelle campagne siciliane. E siccome tra Fausto e Nichi il feeling è assoluto (non è un mistero che il presidente della Camera voglia investire Vendola di un ruolo “alla Veltroni” per riunire i pezzi della cosa rossa), anche il governatore pugliese ha voluto darsi alla recitazione in un film che narra di una storia vera e inedita negli annali della cronaca.
La vicenda raccontata in Focaccia Blues è realmente accaduta ad Altamura, dove un fornaio è riuscito a far chiudere il McDonald’s, aperto di fronte alla sua bottega local, per mancanza di clienti. La pellicola ha già stuzzicato l’appetito di molti giornali internazionali, dal New York Times a Liberation, nonché di molti festival del cinema. Una riedizione in forma culinaria della saga di Davide e Golia, che veicolerà il cameo del presidente Vendola in giro per il mondo. Anche perché, non contento di far parte del cast, il governatore ha voluto contribuire con il patrocinio dell’assessorato al Turismo per il film.
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