Patrocinio negato? "Non mi ricordo, ne passiamo tantissimi..."
(Apcom) - Il sindaco di Milano Letizia Moratti afferma di non ricordare la circostanza della decisione presa dalla Giunta da lei guidata di negare il patrocinio al Festival internazionale di cinema gay e lesbico, giunta quest´anno alla ventunesima edizione e che finora aveva sempre avuto il sostegno del Comune. "Non mi ricordo, Ne passiamo tantissimi di patrocini", ha risposto Letizia Moratti a Daria Bignardi, che l'ha intervistata durante la trasmissione "Le invasioni barbariche", su La7. "Si faccia un appunto", ha insistito la conduttrice. "Lo farò", ha promesso infine il sindaco di Milano. Letizia Moratti ha comunque osservato: "Penso che certe iniziative tendono a discriminare".
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Sgarbi? Gli faccio da mamma e psicoterapeuta.
"Questo è il rapporto che ho con lui. Ma sue mostre funzionano"
(Apcom) - "Vittorio Sgarbi? Sono una mamma, sorella maggiore, e psicoterapeuta, questo è il rapporto che ho con lui". Così il sindaco di Milano Letizia Moratti definisce la sua relazione con l'assessore alla cultura della sua giunta, il critico d'arte Vittorio Sgarbi. Incalzata da Daria Bignardi, che l'ha intervistata durante il programma Invasioni Barbariche di La7, Letizia Moratti ha difeso la sua scelta di non esporre i manifesti di una campagna pubblicitaria realizzata da Oliviero Toscani contro l'anoressia, affermando che rischia di diventare un modello da imitare per molte giovani: "lo hanno detto anche molti psicologi specializzati, ha spiegato, non solo io... e non era una 'pubblicità progresso', ma una pubblicità vera e propria di un marchio".
Sul suo rapporto con il noto critico, Letizia Moratti ha fatto notare: "Sgarbi mi ha dato della suora, ha detto che faccio censura. Ma milano si puo' permettere anche Sgarbi". Anche perché, ha fatto notare il sindaco di Milano, "quest'anno le nostre mostre, nei mesi luglio, agosto e metà settembre, che sono mesi di scarso afflusso di pubblico, hanno avuto centoquindicimila visitatori. L'anno scorso 25.000, quindi Sgarbi ha aumentato di 5 volte i visitatori".
Tornando alla mostra "Arte e omosessualità", Moratti ha di nuovo spiegato i motivi della decisione di non esporla: "Lì c'erano immagini di minori, non era molto bella dal punto di vista della possibile incitazione alla pedofilia. In più erano mischiate immagini omossessuali a immagini religiose. "E poi era brutta, questa è la verità vera".
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