(Booksblog) Camilleri batte Ken Follett. La scorsa settimana, stando alla classifica di Ibs.it, il libro più venduto in Italia era “Mondo senza fine” di Follett (Mondadori). Stavolta è “Maruzza Musumeci” di Andrea Camilleri (Sellerio). Una fiaba, ambientata in una Sicilia in equilibrio tra Verga e Garcia Màrquez, che dimostra per l’ennesima volta - dopo “Il re di Girgenti” e altri - come il vecchio Camilleri sappia oltrepassare egregiamente l’infinita notorietà del suo commissario Montalbano.
Secondo posto per Bruno Vespa e il suo “L’amore e il potere. Da Rachele a Veronica, un secolo di storia italiana” (Mondadori). Proseguendo il parallelismo tra i due Cavalieri - iniziato con “Storia d’Italia da Mussolini a Berlusconi” - l’autore racconta le metà ‘rosa’ dei politici italiani con particolare risalto, ovviamente, per la consorte del Duce e quella dell’editore del libro.
Precipita al terzo posto il già citato “Mondo senza fine”, sequel del fortunatissimo “I pilastri della terra”, e al quarto “La casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili” di G.Stella e S.Rizzo (Rizzoli).
Ancora Andrea Camilleri al quinto posto con “Voi non sapete. Gli amici, i nemici, la mafia, il mondo nei pizzini di Bernardo Provenzano” (Mondadori). Si tratta dello studio filologico e antropologico del Maestro sui messaggi in codice, i cosiddetti ‘pizzini’, dell’ex capo di Cosa Nostra Bernardo Provenzano. In questa piccola perla di critica ‘letteraria’, Camilleri - alla luce della sua lunghissima e preziosa esperienza - spreme dal linguaggio formale ma sgrammaticato dei pizzini, dai loro contenuti basati su malintesi valori di onore, famiglia, rispetto e pace, un importante insegnamento sull’ideologia e i metodi dell’umanità cosiddetta mafiosa.
Scalzato invece “Mille splendidi soli” di Khaled Hosseini (Piemme), commovente storia di gioventù nell’Afghanistan della guerra. Dal terzo posto della scorsa settimana, scende ora al sesto.
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