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sabato 3 novembre 2007

Nudi nella torba, ecco i Calendar Boys.

Un gruppo di pensionati si spoglia nella campagna scozzese per beneficienza. Già vendute 2 mila copie.


(Deborah Bonetti - Il Corriere della Sera) Per la lotta contro la leucemia, gli inglesi sono davvero pronti a tutto. Prima è stato il turno delle Calendar Girls, rese celebri dall’omonimo film con Helen Mirren e Julie Christie, in cui un gruppo di casalinghe in pensione dello Yorkshire si denudavano con garbo e ironia per un calendario di beneficienza. La storia raccontata nel fim hollywoodiano era assolutamente vera, e i proventi dell’iniziativa superano a oggi l’1.3 milioni di sterline (circa 1.95 milioni di euro). Questa volta è invece il turno dei Calendar Boys, un gruppo di torbatori scozzesi agè, che ha deciso di denudarsi in un nuovo calendario, il primo calendario di nudi mai realizzato sull’isola di Lewis, una delle più sperdute fra le Ebridi esterne, al largo delle coste nord-occidentali della Scozia.


Ad avere l’idea è stato «il più matto di tutti», stando anche ai suoi amici, John “Jock” Murray, un ex-agente di Scotland Yard da poco andato in pensione. Murray racconta: «Ho vissuto la mia vita a Londra, ma in pensione sono tornato nella casa dove sono nato sull’isola e, diciamocelo, mi rompevo le scatole. Poi un mio famigliare è stato ricoverato in ospedale, a Glasgow, per leucemia e io ho pensato di fare qualcosa per raccogliere fondi contro questa terribile malattia».

Le è quindi venuto in mente un calendario di uomini nudi? «Beh, di donne che volessero denudarsi quì sull’isola non ce n’era manco una! – continua scherzosamente Jock – quindi ho dovuto ripiegare su quei brutti ceffi che vede nelle foto».

Come ha fatto a convincerli a spogliarsi? «Ho dovuto ricattarli! – ride Murray – No, scherzo. Ma ho dovuto insistere perché faceva un freddo da lupi! E dire che l’abbiamo fatto quest’estate, proprio per il clima». Il calendario degli isolani nudi è reso macho e selvaggio ma al contempo ironico, dall’elegante fotografia in bianco e nero dell’unico fotografo professionista dell’isola, John MacLean, che racconta: «Per non farci vedere siamo andati a scattare a un miglio dal villaggio più vicino. Ma devo dire che i ragazzi non hanno avuto attacchi di vergogna – si conoscono tutti da tanti anni. Ci siamo fatti un sacco di risate, soprattutto nel posizionare le zolle di torba».

Jock, che trionfa nel mese di agosto (è il primo da destra, con i capelli bianchi e le zolle alzate verso il cielo) aggiunge: «Il successo, in questi pochi giorni dalla prima stampa, è già incredibile. Le prime 2mila copie sono volate via. Abbiamo ordini dall’Australia, dalla Nuova Zelanda, da Hong Kong, qualcuno anche dalla Grecia! Siamo già alla seconda ristampa e speriamo di continuare così». Il calendario si trova sul sito www.johnmacleanphotography.com. Ma i ragazzacci scozzesi non sono gli unici che hanno deciso di «go commando» per una buona causa, eufemismo tipico inglese per indicare la calata di braghe.

Un’altra stroardinaria storia appartiene infatti al coro di voci maschili del Galles. Il Fron Male Choir, che ha battuto persino i Scissor Sisters nelle classifiche, con il primo album intitolato Voices from the Valley (voci dalla valle) che ha venduto 100mila copie nel giro di 3 giorni, ha deciso di fare un altro calendario di nudi, sempre per beneficienza. Questa volta la buona causa sono gli anziani, con l’istituto Help the Aged che raccoglierà i proventi delle vendite. Questo perché il coro è principalmente composto da anziani – l’età media è 66 anni, anche se il più giovane ne ha 17 e il più vecchio addirittura 87. La storia del coro campagnolo che ha scalato le classifiche internazionali grazie ad un contratto senza precedenti con la Universal, ha conquistato persino Hollywood, che ha deciso di farci un film e i diritti sono infatti già stati comprati da una grossa casa di produzione. Nel caso dei coristi, le cui professioni variano moltissimo – c’è chi fa il poliziotto, chi l’agricoltore e chi il pompiere – le foto rappresentano vari membri del coro, che conta 70 membri e che è nato nel 1947, con gli oggetti tipici del loro lavoro o delle loro passioni, posizionati ad arte per coprire le zone più osé. Il risultato è un calendario allegro, colorato e molto ironico, con una galleria di ragazzacci dai capelli bianchi che si prestano con spirito e buon humour a pose goliardiche ma sempre garbate. Un must, per tanti che a Natale vogliono fare una buona azione. Il sito del coro, ancora molto casereccio, è www.fronchoir.com.

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