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sabato 3 novembre 2007

A casa di Silvio. Barbara, la "ribelle" di casa Berlusconi: favorevole alle unioni omosessuali e affascinata da Marx...

(Marialetizia Mele - Affari italiani) Quando le avevano chiesto “Meglio un grande statista o un grande rivoluzionario?”, aveva risposto: “Meglio uno che sappia agire in entrambe le direzioni.” Così sembra comportarsi lei stessa, Barbara Berlusconi: non in politica, dove non è (ancora) impegnata, ma nella sua vita privata, nella quale interpreta un ruolo sempre a metà tra quello della figlia di buona famiglia, contenta del proprio futuro già programmato, e la giovane un po’ ribelle, che tiene a mostrare la propria autonomia rispetto a mamma e papà, soprattutto se si chiamano Veronica Lario e Silvio Berlusconi.

Certo, ribelli da adolescenti lo sono un po’ tutti, anche se aveva fatto comunque scalpore quel piercing alla lingua che Barbara si era fatta fare a quattordici anni, sconvolgendo la madre (per non parlare del padre, che l’aveva scoperto solo un anno dopo). Ed è normale anche che una ragazza di quell’età voglia diventare un’attrice. Nonostante abbia studiato recitazione e doppiaggio, su questo Barbara ha ceduto facilmente a papà Silvio (che del resto, molti anni fa, aveva già fatto interrompere la carriera teatrale a Veronica) e a diciannove anni è entrata nel consiglio di amministrazione della Fininvest: ora, a ventitré, mentre studia filosofia all’università del San Raffaele a Milano, si prepara anche a diventare manager.

Barbara Berlusconi dice di essere riservata, come la madre, e di preferire la compagnia degli amici alle feste mondane; con altri figli dai cognomi celebri ha fondato Milano Young, un’associazione che organizza eventi benefici. L’anno scorso suo padre ha pagato ventimila euro a Fabrizio Corona per le foto che la ritraevano davanti a una discoteca milanese, ubriaca e in compagnia di un amico: “Le foto erano brutte”, si era giustificata, “e inoltre potevano alimentare chiacchiere su una presunta crisi con il mio fidanzato”. Barbara ci tiene alla sua vita privata, non ama metterla in piazza e per la nascita del suo primo figlio, avvenuta qualche giorno fa, lei e il fidanzato Giorgio Valaguzza hanno scelto una clinica a Lugano proprio per evitare giornalisti e fotografi. In questo è molto diversa da suo padre e non ha problemi a dichiararlo: ha detto più volte di essere rimasta sconcertata quando Silvio fece la famosa battuta sulla presunta love story tra sua moglie e il filosofo Massimo Cacciari (che ora, per ironia della sorte, è suo professore all’università).

Barbara ha preso spesso posizioni contrarie alla famiglia: due anni fa aveva criticato i referendum sulla procreazione assistita, mentre sua madre era favorevole, e si è dichiarata a favore delle unioni omosessuali, nonostante il centrodestra lotti decisamente contro i Dico. La sua riservatezza, infatti, non le impedisce di rilasciare interviste e di esprimere pubblicamente le sue idee, senza riguardi per nessuno. L’anno scorso, nella sua prima intervista in diretta televisiva alle “Invasioni barbariche”, Daria Bignardi le aveva chiesto quale programma Mediaset non farebbe mai vedere ai suoi figli: “’Buona domenica’ e i reality”, aveva risposto senza esitazioni. E non si era intimidita nemmeno quando Maurizio Costanzo, risentito, l’aveva liquidata come una “giovinetta”: “Così offende tutti i ragazzi. Mi dispiace che un uomo di cultura non sappia accettare le opinioni degli altri”, aveva ribadito.

Riservata e riflessiva, ma anche impulsiva e concreta: “Sono un mix di mamma e papà”, dice Barbara. Doti che sicuramente le saranno utili tra qualche anno, quando affiancherà Marina e Piersilvio nell’azienda di famiglia, ma che potrebbero garantirle anche una carriera in politica: suo padre gliel’ha proposta già tempo fa e lei finora ha detto di no, ma ammette che in futuro potrebbe decidere di “scendere in campo”. Barbara intanto dice di aver sempre votato Forza Italia, ma anche di stimare Bertinotti e di essere affascinata da Marx. Come direbbe lei stessa, un bel mix.

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