(Tom, il primo gayblog italiano) Premettendo che riguardo l’episodio di efferata violenza che sta esasperando l’opinione pubblica e infiammando gli animi degli italiani in questi giorni – con conseguenze purtroppo prevedibili – sono d’accordo con quello che scrive Vittorio, sono l’unico qui ad avere invece parecchi problemi con questo discutibile editoriale di Daniele Nardini oggi in home page su Gay.it?
Quanto poco abbiamo imparato noi gay in particolare sulla discriminazione, in tutti questi anni?
Con quale diritto ci offendiamo perché all’estero spesso fanno l’equazione italiani = mafia, se anche noi non perdiamo occasione per addossare le colpe degli individui a un popolo intero?
Quanti morti devono ancora scappare prima che i nostri politici di schieramenti opposti la smettano una buona volta di rinfacciarsi responsabilità che hanno entrambi, e facciano finalmente qualcosa per cercare di prevenire e limitare le violenze, invece di mostrare i muscoli soltanto dopo le autopsie?
E a che servono i dibattiti mediatici sul problema della sicurezza che non dovrebbe essere né di destra né di sinistra, a che servono le lettere al direttore e i sondaggi per confessare a noi stessi che stiamo diventando tutti razzisti, fino a quando in Italia le leggi continueranno a non funzionare e a non essere fatte rispettare?
Repubblica.it, ZetaVu, Gay.it
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