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venerdì 16 maggio 2008

Il Papa a Genova. Per Don Gallo è inopportuna la protesta gay.

"Dissento anche dalla visita del Pontefice".
(Apcom) "Chiedo al Papa un dono: di essere più vicino ai lontani. Da prete vecchio come me, che vive da tanti anni sulla strada, sento e vedo che i lontani sono tanti e ho pensato di regalare al Papa una supplica, di avvicinare i 'lontani'". Lo afferma don Andrea Gallo, prete no-global di Genova, interpellato da Apcom alla vigilia del viaggio di Benedetto XVI in Liguria, domani e domenica.

"I lontani attendono dal Papa un messaggio di speranza - dice - un segno e una parola di apertura. Invece c'è questa ossessione sessofobica pesante, il cristiano è diventato un crociato di valori, c'è integralismo".

Quanto alla manifestazione di domani a Genova, don Gallo risponde: "Volevano che partecipassi, ma non ci sarò. Rispetto assoluto ma la protesta è inopportuna perchè viene ad annunciare una protesta completamente fuori posto. Non posso aderire - prosegue il prete no-global - e mi sembra solo un evento che finisce per essere mediatico".

Polemico anche sulla visita di Ratzinger a Genova. "Se hanno deciso così va bene - osserva - ma dissento perchè mi chiedo che valore pastorale potrà avere. E penso che i 'lontani' resteranno ancora lontani".

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