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giovedì 20 dicembre 2007

Divorzio breve, al Senato primo sì della commissione Giustizia.

(Agenzia radicale) Non sarà facile, soprattutto in questa complicata Legislatura che si regge su pochi voti; ma il Parlamento riprende la strada verso il divorzio breve, dopo che nella scorsa legislatura una proposta di legge in merito fu affossata in Aula alla Camera. Questa volta è il Senato a provarci. La commissione Giustizia ha infatti dato il via libera all'adozione come testo base di un articolato presentato dal senatore del Pd, Massimo Brutti. Il provvedimento, composto da dieci articoli, prevede la possibilità di ottenere il divorzio entro un anno: periodo che vale per tutti, sia per coppie con figli che senza figli.

Il relatore addirittura fa intendere che si potrebbe anche dimezzare l'anno necessario portandolo a sei mesi nel caso in cui non ci siano figli ed entrambi i coniugi diano un assenso consensuale a prendere ognuno la propria strada. È stato fissato per il 22 gennaio 2008 il termine per la presentazione degli emendamenti.

«Intendiamo procedere speditamente - spiega Brutti - anche perché le statistiche ci convincono che si tratta di un problema serio». Di qui la proposta, in dieci articoli, che potrà comunque essere modificata. «È probabile - spiega ancora il relatore - che venga proposto un emendamento per portare da un anno a sei mesi il tempo previsto in caso non ci siano figli. È una proposta che era stata avanzata in sede di dibattito, ma è chiaro che io ho dovuto fare una sintesi di tutto ciò che era emerso». Brutti si dice poi ottimista sull'approvazione, nonostante le difficoltà che si registrano in genere su queste materie. «Finora - osserva - ho visto una certa disponibilità anche da parte di interlocutori che, ad esempio, sono riluttanti sui Cus».

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