Il lupo perde il pelo.
(Ivan Scalfarotto) Ho appena scritto a Salvatore Vassallo, presidente della Commissione Statuto, e in copia a tutti i commissari, la mail che segue: "Caro Salvatore, dopo aver ricevuto solo cinque giorni fa una convocazione della Commissione Statuto per il 22 dicembre, ricevo quest'oggi un'ulteriore email con la quale mi si comunica che la riunione è stata spostata al 12 gennaio. Chi a questo meraviglioso progetto dedica risorse sottratte al proprio lavoro e alla propria famiglia già vive il fatto di dover venire ad una riunione a Roma il sabato prima di Natale - e di dover quindi scegliere se tornare in treno sottraendo ulteriore tempo ai propri cari o acquistare un biglietto aereo spendendo una fortuna (Milano-Roma 443,46 euro tariffa base: i biglietti aerei, chi li paga lo sa, potremmo pagarli assai meno se ci metteste in condizione di acquistarli con anticipo) - come un sacrificio imposto da una burocrazia non particolarmente intelligente, ma passi. Ricevere però un messaggio col quale si cancella con sole 40 ore di anticipo una riunione convocata appena tre giorni prima, e questo senza una parola di spiegazione, né di rammarico, né un'indicazione di come ottenere un rimborso per le spese eventualmente sostenute a causa di questa sconcertante e colpevole approssimazione organizzativa, è stato come aggiungere la proverbiale beffa al già citato danno. Sollevo il problema perché non mi pare solo banalmente organizzativo o di principio, anzi credo si tratti di un punto eminentemente politico. Se il rispetto e l'inclusione di cui tanto discorriamo troveranno spazio soltanto nei nostri discorsi e nei nostri documenti e non saranno invece vissuti quotidianamente nella civiltà dei rapporti che andremo a stabilire tra noi democratici, allora possiamo sin d'ora abbandonare l'ambizione di fondare una politica nuova e, con essa, un paese nuovo. Cordialmente, Ivan Scalfarotto"
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