(Lycia Vari - Agenzia radicale) Non c'è dubbio, Berlusconi non ha sopportato la pubblicazione della sua telefonata con Agostino Saccà, ex Direttore Generale della Rai, ad opera de L'Espresso ed annuncia battaglia tramite una nota congiunta dei suoi legali, Niccolò Ghedini e Michele Cerabona, che hanno dichiarato di aver già provveduto ad inoltrare al Garante della Privacy un esposto e che pensano ad un'azione giudiziaria in merito.
Riguardo il contenuto dell'intercettazione - una telefonata di sette minuti, ora al centro dell'inchiesta della Procura di Napoli per presunti favoreggiamenti all'interno di Viale Mazzini di un'attrice in particolare, Camilla Vittoria Ferranti - il Premier si mostra tranquillo: "non l'ho ancora sentita - premette - ma non c'è niente di preoccupante, salvo il fatto che siamo in un paese dove non c'è più libertà. E' un attacco violento, una cosa davvero criminale. Sono esposto al pubblico ludibrio senza motivo".
L'indignazione del leader di Forza Italia non risparmia nessuno e si scaglia contro tutto il sistema Rai, accusato senza mezzi termini: "in Rai sono tutti raccomandati, a partire dal Direttore Generale. Ci lavora solo chi si prostituisce e chi è di sinistra".
Dal canto suo la Direzione Generale della Rai ribadisce la completa fiducia "nei propri dipendenti e collaboratori, nelle loro capacità professionali e nel loro costante e reale impegno per il miglioramento del servizio pubblico radiotelevisivo", questo il commento a delle accuse considerate indiscriminate oltre misura.
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