(Img press) «L'esperienza omosessuale tra maschi ha una cifra molto più alta del sesso fatto tra due ragazze adolescenti. La questione o il problema non è se i ragazzi adolescenti decidono di vivere esperienze omosessuali tra loro; quello fa parte della natura». A dichiararlo è il professor Federico Bianchi di Castelbianco, in una intervista esclusiva rilasciata al mensile Babilonia. Lo psicologo dell'infanzia e direttore dell'Istituto Italiano di Ortofonologia di Roma, parla con lo storico periodico omosessuale di un tema che è spesso tabù: l'amore omosessuale tra gli adolescenti. Spiega che «la vita del ragazzo o dell'adolescente che può avere una sua inclinazione omoaffettiva, va protetta. Credo anche che quello che fra ragazzi si possono proporre è tutto legittimo, assolutamente normale, anche nella sessualità».
E a quegli adolescenti cui viene negata o negano essi stessi, per paura, le proprie tendenze gay? «Quando un ragazzo omosessuale - spiega Federico Bianchi di Castelbianco - viene spinto a trovarsi per forza una ragazza, questo non dovrebbe mai essere proposto. Spingerlo forzatamente, come avviene principalmente in famiglia, allora lì è il caso di intervenire perché sia salvaguardata la sua condizione e le relative scelte che intende compiere. (...) Io stesso mi sto battendo per i ragazzi omosessuali che vivono l'inferno sia a scuola che in famiglia». Tanti i temi toccati con Babilonia dallo psicologo, tutti concentrati sugli adolescenti. Uno fra i tanti, il rapporto con internet e un certo voyeuerismo. Alla domanda: "che tipo di sessualità si sta affermando tra gli adolescenti; il professor Bianchi non ha dubbi: «Più che di sessualità è un problema di solitudine; non riescono a reggere i sentimenti. C'è più tristezza che passione in quello che fanno su chat e messaggerie». E a proposito del bullismo e della necessità di insegnare l'educazione sessuale nelle scuole è chiaro: «Hanno paura che l'educazione sessuale porti a un incremento delle attività tra ragazzi. Io credo che porterebbe a una maggiore prudenza e capacità di valutare i sentimenti».
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