La ragazza senza piedi della finlandese Kaisa Leka, pubblicato dalla Coniglio editore è invece la cronaca a suon di vignette di un’odissea che molti farebbero fatica ad accettare. Quella di un’artrite talmente complicata da richiedere come soluzione finale quella dell’amputazione dei piedi. Ma la storia scorre via leggera, forte nei suoi contenuti e nei valori che tira fuori, dalla paura dell’operazione al dolore fisico, alla fatica del recupero, al trauma delle protesi. La matita di Kaisa Leka riesce a dire quello che le parole fanno fatica a formulare. Un modo di guarire anche questo e soprattutto di testimoniare al mondo che la malattia può essere una forma di arricchimento.
Non sempre il lieto fine è assicurato, nella vita si intende non nei libri. Ma alla fine resta in eredità il coraggio e il talento per esprimerlo. È il caso dell’americana Miriam Engelberg. Con i suoi fumetti in Il cancro mi ha reso più frivola, pubblicato da Tea si è avvicinata alla morte con serenità e perspicacia. Miriam non ce l’ha fatta. Ma quelle tavole ancora parlano per lei.
Alle Europee con lo sbarramento al 5%. Barricate da sinistra.
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(Panorama) Liste bloccate, con parità di genere, sbarramento al 5% e dieci
circoscrizioni.Queste sono le caratteristiche del testo base di riforma
della le...
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