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mercoledì 12 dicembre 2007

Ennesimo caso di pedofilia. Il prete polacco contro don Mauro:"Rapporti con quel ragazzino".

(Ciaocomo) “Mi ha rivelato di avere avuto dei rapporti sessuali con don Mauro Stefanoni nella casa parrocchiale di Laglio. Quanti ? Un paio almeno…”. Un’udienza dai toni decisamente forti quella di oggi al Tribunale di Como. L’ennesima per fare luce sulle accuse che la Procura (PM Maria Vittoria Isella e Giulia Pantano) rivolge all’ex parroco di Laglio, sospettato di violenza sessuale su un ragazzino minorenne. E la testimonianza di oggi è stata davvero pesante. A parlare, davanti ai giudici del Collegio presieduto da Alessandro Bianchi, è stato don Arcadiusz, un religioso polacco dallo sguardo vispo e dai capelli ricci, fatto arrivare appositamente a Como per il controesame della difesa. Ha spiegato, passo per passo, come è entrato in confidenza con il ragazzino. Prima un contatto telefonico, poi un incontro faccia a faccia. Quindi l’invito di andare a parlare con l’assistente sociale e con la polizia. ”Lui – ha spiegato il religioso polacco, in perfetto italiano – aveva paura solo che i genitori sapessero queste cose. Ma poi ha deciso di denunciarlo lo stesso…”.

Scintille, solite, tra gli avvocati milanesi di don Mauro ed il presidente Bianchi. Con il giudice che, ad un certo punto, ha stoppato l’avvocato Bomparola nelle domande, anche crude, sulle intercettazioni ambientali. I due legali hanno molto insistito sul fatto che non c’è mai stata né violenza, né costrizione in quei rapporti. A seguire, in aula, anche il perito informatico della Procura, Luca Ganzetti, che ha confermato cosa ha trovato sui 4 computer sequestrati a don Mauro: almeno un centinaio di collegamenti a siti internet con contenuti in prevalenza omosessuali. Ma poi è stato incalzato dalla difesa su una presunta foto pedopornografica da lui rinvenuta sui pc del religioso. Da qui la successiva richiesta di emettere una sentenza di assoluzione – intermedia – per questo specifico capo di imputazione, comunque minore rispetto a quello principale. Cosa che in giudici, dopo oltre un’ora di camera di consiglio, hanno fatto: don Mauro assolto per non avere detenuto e divulgato questo tipo di materiale. Ma rimane in piedi l’altra accusa: quella di violenza sessuale.

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