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martedì 2 ottobre 2007

Le bufale di Gay.it: Sesso nel confessionale, il 26% di gay ha avuto rapporti con sacerdoti.

Un sondaggio lanciato da Gay.it per i suoi lettori rivela che, dei 10.240 lettori che hanno risposto, ben il 26% ha subito un aproccio sessuale da uomini di chiesa: dall’apprezzamento esplicito alla vera e propria violenza carnale.

Nota informativa:

I sondaggi online di Gay.it non hanno un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

Il tipo di approccio
Nel 26% dei casi l’approccio si è limitato ad un apprezzamento eccessivo, nel 21% a una richiesta esplicita e nel 25% a un palpeggiamento. Il 31% di coloro che hanno avuto un approccio sessuale con uomini di chiesa ha consumato con loro un atto sessuale consenziente, mentre il 3% ha addirittura subito una violenza carnale.

I minorenni
L’8% del campione all’epoca dei fatti era minorenne: di questi l’1% aveva meno di 10 anni, il 2% aveva tra 11 e 13 anni e il 5% aveva tra i 14 e 17 anni. L’8% ricorda di aver subito un vero e proprio atto sessuale violento mentre nel 19% dei casi il rapporto era consenziente; negli altri casi si è trattato di palpeggiamenti o apprezzamenti eccessivi.

I luoghi
Il 21% degli approcci è avvenuto via internet, il 16% genericamente in chiesa, il 15% in luoghi pubblici e il 14% in oratorio. Il 5% è avvenuto a scuola e il 4% nel confessionale.

«Il dato conferma un comune sentire tra le persone omosessuali – dichiara Daniele Nardini, direttore editoriale di Gay.it – per cui la probabilità per un adolescente gay di subire approcci sessuali da uomini di chiesa è decisamente più alta della media dei suoi coetanei: vuoi per via dell’atteggiamento effeminato di alcuni ragazzi gay, vuoi per via di una loro esclusione dal gruppo dei pari, vuoi per una certa insicurezza che colpisce chi scopre di aver un orientamento sessuale diverso da quello dei coetanei, gli adolescenti gay vengono identificati facilmente da chi decide di usarli come prede dei loro abusi. Verrebbe da dire: attenzione a mandare i propri figli in chiesa e in oratorio, piuttosto che in una associazione gay».

«Quanto ai preti che hanno rapporti sessuali con adulti – continua Daniele Nardini – questo è affar loro che a noi poco interessa e nessuno vuole metterli alla gogna. Ci basta solo fotografare una situazione che esiste ma che troppo spesso viene taciuta e negata con forza dalle gerarchie vaticane.»

Di seguito i risultati del sondaggio e alcune testimonianze più rilevanti:

I dati numerici:
Periodo di somministrazione del sondaggio: 17 – 27 settembre 2007

Numero utenti che hanno partecipato: 10.240
Domanda: “Hai mai subito approcci sessuali da uomini di chiesa?”
- Sì: 26,37 %
- No: 76,63 %

Rispetto ai “Si”, fasce d’età di coloro che hanno avuto attenzioni o rapporti sessuali con preti:
- 6-10 anni: 1,11 %
- 11-13 anni: 2,31 %
- 14-17 anni: 4,62 %

Domanda: “Fin dove si è spinto l'approccio?”
- apprezzamenti eccessivi ed espliciti: 25.57%
- richieste esplicite: 20.59%
- palpeggiamento: 24.69%
- atto sessuale violento: 2.71%
- atto sessuale consenziente: 31.06%

Rispetto ai minorenni, percentuali dei diversi approcci:
- apprezzamenti eccessivi ed espliciti: 36.19%
- richieste esplicite: 23.74%
- palpeggiamento: 55.25%
- atto sessuale violento: 7.78%
- atto sessuale consenziente: 19.46%
Contesto ambientale dove è avvenuto l’approccio:
- scuola: 5.41%
- chiesa: 15.97%
- oratorio: 14.22%
- seminario: 4.62%
- confessionale: 4.36%
- luoghi pubblici: 15.71%
- su internet (chat o annunci): 21.38%
- nei locali: 6.81%
- altro: 11.69%

Alcune testimonianze:
L'incontro è avvenuto dopo una breve conoscenza in chat, sono andato personalmente da lui, presso la sua abitazione accanto alla chiesa di cui era parroco, un pomeriggio. Abbiamo fatto sesso praticamente subito, successivamente ho saputo che anche un altro mio partner aveva avuto un incontro di sesso con lui. Non l'ho più rivisto per altri casi della vita ma lui avrebbe voluto ancora incontri. Oltre questa conoscenza carnale ho avuto un amico prete gay, di cui ho conosciuto gli amanti ed una volta addirittura ci siamo trovati assieme in sauna a Firenze. Questo ultimo prete ha una carica molto importante in una diocesi toscana ed è pluri-laureato

Era il mio catechista e si divertiva per scherzo a fare giochi in cui palpeggiava o misurava i peni dei ragazzini ecc... Con me ha avuto un approccio esplicito durante una vacanza con la parrocchia. Per esplicito intendo spogliato e masturbato. Sinceramente la cosa non è stata violenta, ma non c'è poi stata nessuna spiegazione, anzi mi ha detto che dovevo fare come se non fosse successo. Io, che ero già piuttosto confuso per la mia omosessualità che stava diventando sempre più consapevole, avrei preferito un buon sostegno piuttosto che una sveltina.

Stavo facendo il servizio sociale nella chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma: un vescovo in visita da noi, mentre stavamo parlando, mi ha abbracciato sopra la spalla in modo amichevole ma poi ha cominciato a toccarmi insistentemente i capezzoli da sopra la maglietta e ad abbracciarmi più forte. Mi sono dovuto liberare con una scusa e andarmene via prima che la cosa degenerasse.

Ricordo di un frate francescano che veniva settimanalmente a casa mia per la "benedizione". Mamma era presente insieme a nonna. Dopo aver asperso tutta la casa portava separatamente me e mio fratello in camera da letto per una benedizione particolare e ci stringeva a sé accarezzandoci e baciandoci sulla bocca con l'uso della lingua. Io ero consenziente perché credevo, da bambino quale ero, che si trattasse di manifestazione di grande affetto così come nei film... invece si trattava di ben altro. Diventato grande il frate è scomparso da casa mia.

Avevo 14 anni ed ero un assiduo frequentatore della parrocchia. A quell’epoca non capivo molto di sesso ma notavo che il parroco non vedeva l'ora di rimanere da solo con me. Io non capivo, poi un giorno da soli mi ha cominciato ad abbracciare, era viscido, mi prendeva le mani e non si staccava più. Allora capii e per me fu traumatico anche perchè a me lui non piaceva, poteva essere mio nonno. Si risolse tutto molto serenamente perchè dopo capii che io non gradivo e mi lasciò in pace.

Ritiro spirituale prima della cresima. In una stanza adibita a confessionale, il prete di turno mi chiese se "mi toccavo". Non risposi ma lui continuò il discorso dicendomi che non c'era niente di male nel farlo. Anche farlo in compagnia perchè così il piacere lo potevamo condividere. Mentre parlava mi aprì i pantaloni e mi masturbò. Non fui l'unico ragazzo che ebbe questo tipo di attenzione.

Don Loi, il sacerdote che nel 1965 era tra i sacerdoti dell'oratorio Don Bosco adiacente la chiesa S. Maria Ausiliatrice di Roma, tenendomi seduto sulle ginocchia e chiusi a chiave nel suo studio, mi chiedeva come erano i miei approcci con le ragazzine; mi palpeggiava davanti fino a farmi avere erezioni e domandandomi continuamente se era eretto completamente. Dopo questa esperienza che si è ripetuta tre volte non sono più voluto entrare nel suo ufficio ed allora mi prendeva sotto braccio stringendomi con forza il bicipite, passeggiando sul campo di calcio avanti e indietro e facendomi le solite domande. Esausto ed impaurito non ho mai più frequentato un oratorio in tutto il resto della mia vita.

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Ndr: Quale attendibilita?
Alcuni membri della nostra redazione hanno partecipato a questo sondaggio rispondendo a casaccio.
Probabilmente la maggior parte ha risposto in modo simile e questo lo sanno pure a Gay.it ed infatti nella loro nota informativa alla fine sembra quasi vogliano prenderne le distanze. Ricordiamoci che per la maggior parte di noi gay italiani (si, anche noi) può vedere la chiesa ed i preti come il fumo negli occhi e si lancia volentieri in sondaggi del genere dando risposte univocamente anti-clericali.
Se oggi il nostro movimento è costretto ad ululare alla luna, senza avere ascolto ne a destra ne a sinistra, lo deve a coloro che hanno indossato la casacca di nostri rappresentanti e che alla fine non hanno combinato niente tirando fuori scuse anche le più sconnesse. Tra esse, ovviamente vi è anche la rigidità della chiesa nei nostri confronti. Non è certo una scoperta di oggi e dobbiamo capire dove hanno sbagliato coloro che si dicono nostri rappresentanti nel rapportarsi con essa. La chiesa ha fatto concordati con cani e porci e perchè con gli omosessuali è così rigida? E' li che sta il problema. Dove sta l'errore?

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Cari amici, tengo a fare due precisazioni: se anche qualcuno di voi avesse risposto in maniera casuale al sondaggio, queste risposte non avrebbero certo potuto inficiare i risultati di un questionario da più di 10 mila risposte. Quanto alla nota informativa, è la legge a richiedere una formula del genere. Non è certo una notra invenzione.

Buon lavoro,
Daniele Nardini