(Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Dopo una lunga e travagliata vicenda, apre alla Palazzina Reale di Firenze la contestata mostra "Arte e omosessualita'. Da Von Gloeden a Pierre et Gilles", 220 opere di 150 artisti esposte dal 27 ottobre al 6 gennaio.
Originariamente pensata per la citta' di Milano e passata alle cronache per la vicenda legata al veto espresso dalla giunta comunale milanese alla sua apertura, la mostra promossa da Vittorio Sgarbi, curata da Eugenio Viola e organizzata da Artematica indaga, per la prima volta in Italia in maniera cosi' ampia, le connessioni tra arte e omosessualita', dalla nascita della fotografia ad oggi.
Scene a sfondo omoerotico compaiono nella produzione vascolare dell'antica Grecia e nei bassorilievi persiani, agli albori dell'arte orientale come nella rinascenza italiana e nel barocco; un filo conduttore che, attraverso cortocircuiti e passaggi fondamentali, giunge sino ad oggi. Alcune delle opere esposte esibiscono un contenuto apertamente omoerotico, mentre in altre il messaggio passa attraverso codici specifici, simboli, allusioni, allegorie, metafore, in un percorso che, dalle fotografie arcadiche del barone von Gloeden, ripercorre i territori della fotografia omoerotica, da Herb Ritts e Bruce Weber a Mapplethorpe e Jack Pierson, con uno sguardo all'estetica camp di James Bidgood recuperata in anni piu' recenti da David Lachapelle.
Da Tamara de Lempicka e Carol Rama a David Hockney, passando per Ugo Rondinone, Yasumasa Morimura, Eva&Adele, la mostra mette poi in risalto l'opera dell'ultima generazione di artisti. La mostra potra' essere visitata da martedi' a giovedi' dalle 14 alle 22; venerdi' dalle 14 alle 24; sabato e domenica dalle 11 alle 22.
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