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venerdì 1 febbraio 2008

Premi Ubu per il teatro 2007 - edizione del trentennale. I vincitori.

Festa grande al Piccolo Teatro Studio per i Premi Ubu, che hanno compiuto i trent'anni, rifacendo il pieno di pubblico per la ricorrenza orchestrata nell'occasione da un personaggio della scena come Arturo Cirillo, che un premio l'aveva vinto come regista e come attore nelle ultime due annate, e che, presentando la serata, l'ha consegnato anche a Monica Piseddu, sua partner nel suo più recente lavoro risultata miglior attrice non protagonista. Ma il premio più importante e più ambito, quello per lo spettacolo dell'anno, è andato allo Studio su Medea, creato e diretto da Antonio Latella, che era arrivato appositamente da Berlino dove vive e dove ha creato questo grande spettacolo innovativo, ed è stato molto festeggiato dai molti attori che lavorano solitamente con lui, convenuti a Milano per l'occasione.

Non era la sola tribù teatrale presente a questa serata. Come spesso accade agli Oscar anche gli Ubu amano distribuire i premi a grappoli, e alle Albe di Ravenna per Sterminio dell'austriaco Werner Schwab ne sono andati quattro: per la regia a Marco Martinelli, per la miglior attrice a Ermanna Montanari, per la scenografia di luci a Vincent Longuemare, per il miglior testo straniero, ritirato da Sonia Antinori che l'ha tradotto, perché l'autore è scomparso una decina d'anni fa per una overdose alcolica. Il riconoscimento per il miglior attore è andato invece a Saverio La Ruina, premiato anche per il miglior nuovo testo italiano per il suo Dissonorata, monologo in dialetto calabrese da lui interpretato in abiti femminili, acclamato anche dagli altri artisti del suo gruppo, Scena Verticale di Castrovillari.

Nella categoria per lui insolita di miglior attore non protagonista per l'interpretazione di Angels in America, dove faceva la parte di Al Pacino, ha vinto il suo primo Ubu Elio De Capitani e nello stesso spettacolo figurava Umberto Petranca, eletto come nuovo attore under 30, ex aequo con il coetaneo Emiliano Masala, che invece ha lavorato anche con Latella, un bel duetto di giovanissimi. E appartiene alle nuove leve anche Marco Rossi, artefice per Luca Ronconi e per il Piccolo Teatro della scena raffinatissima per riflessi coloristici e architetture di Inventato di sana pianta di Hermann Broch. Due premi speciali sono stati attribuiti al Festival delle Colline Torinesi, ormai numero uno della nostra scena, e per una vita dedicata all'illuminazione scenica a Gigi Saccomandi, mentre il Faust di Nekrosius, che figura anche in copertina del Patalogo, che organizza i premi e la manifestazione, ha avuto la palma per il miglior spettacolo straniero, assente il regista lituano che non si è ancora rimesso dalle fatiche per montare il suo ultimo kolossal.

  • Spettacolo dell’anno: Studio su Medea (Antonio Latella, Teatro Stabile dell’Umbria)
  • Miglior regia: Marco Martinelli (Sterminio di Werner Schwab, Ravenna Teatro-Teatro delle Albe)
  • Miglior ccenografia: Marco Rossi (Inventato di sana pianta di Hermann Broch)
  • Miglior attore: Saverio La Ruina (Dissonorata)
  • Miglior attrice: Ermanna Montanari (Sterminio)
  • Miglior attore non protagonista: Elio De Capitani (Angels in America di Tony Kushner)
  • Miglior attrice non protagonista: Monica Piseddu (Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello)
  • Nuovo attore under 30 (ex aequo): Umberto Petranca e Emiliano Masala
  • Nuovo testo italiano: Dissonorata di Saverio La Ruina (Scena Verticale)
  • Migliore novità straniera: Sterminio di Werner Schwab (Ravenna Teatro-Teatro delle Albe
  • Migliore spettacolo straniero presentato in Italia: Faust di Goethe (regia Eimuntas Nekrosius, Lituania)
Premi speciali:
  • Festival delle Colline Torinesi, per la continuità dell’impegno innovativo, attento alla varietà dei contenuti e delle compagnie ospitate, in una lucida prospettiva di rinnovamento culturale.
  • Vincent Longuemare, per aver segnato con le sue luci gli spettacoli delle Albe con uno spirito da scenografo che integra il lavoro registico.
  • Gigi Saccomandi, per il magistero e l’alta qualità del suo lavoro pluriennale sulle luci.

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